Incidente mortale cava Fiordichiara, l’inerzia dell’amministrazione comunale pentastellata

COMUNICATO STAMPA LA COMUNE- RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA ANTICAPITALISTA

Abbiamo rinunciato a commentare “a caldo” la tragedia avvenuta nella cava Fiordichiara; ci sono i giorni del lutto durante i quali il rispettoso silenzio e la sobrietà costituiscono, secondo noi, il miglior sostegno per i famigliari, gli amici e i compagni di lavoro delle vittime, cui vanno le più sentite condoglianze de La Comune, di Rifondazione Comunista e di Sinistra Anticapitalista.

C’è poi il tempo per la riflessione cui devono seguire i giorni dell’impegno, della denuncia e della lotta. Le liturgie e le litanie consuete le lasciamo agli altri.

Sicuramente a nessuna di queste condotte si sono ispirati gli amministratori pentastellati che, a fronte di un incidente inspiegato e forse inspiegabile se si ragiona in termini di normale conduzione di un cantiere, hanno parlato di “fatalità”; un salto all’indietro di almeno trent’anni nella cultura della prevenzione nella nostra città. Su questo auspichiamo che la magistratura inquirente possa dare al più presto risposte chiare atte a fugare i dubbi più inquietanti.

Ma anche l’idea prospettata di premiare le imprese per “comportamenti virtuosi”, che invece dovrebbero essere la regola, appare più un tentativo confuso volto ad accattivarsi ulteriormente il favore delle imprese del marmo, più che un preciso programma di intervento per la sicurezza del lavoro.

Dopo il ballottaggio abbiamo dichiarato pubblicamente che avremmo dato tempo alla nuova amministrazione di arrivare all’approvazione del nuovo bilancio di previsione, prendendoci il tempo di valutarne senza pregiudizio i primi passi e dando atto della difficile situazione in cui il Comune veniva lasciato dopo vent’anni di governo del Centro-Sinistra.

Quel tempo è scaduto e fin qui abbiamo visto solo incertezza, inerzia e conservazione, in atti ed omissioni su questioni fondamentali:

  • nessuna proposta di revisione della legge regionale sulle attività estrattive che prolunga , da dieci a oltre vent’anni, l’attuale gravissima situazione di pericolo diffuso nelle cave.
  • nessun testo di regolamento degli agri marmiferi presentato.
  • conferma delle tariffe del marmo nelle misure già approvate dal Centro-Sinistra.
  •  vendita delle quote di Area Spa, perdendo così il controllo proprietario di un’area strategica per l’intero Comune; scelta particolarmente grave se si tiene conto delle trasformazioni che potrebbero interessare quel territorio, in conseguenza dei profondi mutamenti in atto nel porto e nell’intera area portuale e retro-portuale.

Ci sembra che, senza entrare nel merito dell’efficacia dell’azione amministrativa complessiva, ce ne sia abbastanza per ritenere concluso il periodo di benevola osservazione concesso per ben di più dei classici novanta giorni.

Per questo, dopo la sconfitta elettorale del PD, del Centro Sinistra e di quelle politiche di compromesso e asservimento agli interessi padronali, c’è più che mai bisogno della costruzione del conflitto e di una sinistra di classe ecologista, antiliberista e anticapitalista più forte e radicata.

La vittoria del Movimento Cinque Stelle non ha dato risposta a quanti quelle politiche hanno rigettato, anzi.

Noi siamo impegnati nella costruzione di questo movimento conflittuale, a partire dal programma politico-amministrativo presentato da La Comune.

L’Amministrazione Comunale ed il Movimento 5 Stelle hanno ancora quattro anni di tempo per rimediare e cambiare indirizzo.

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