Fuori i pro-vita dai consultori, giù le mani di Meloni dalla 194

La condanna espressa dal IV congresso di Sinistra Anticapitalista nei confronti della scelta del governo Meloni di infiltrate nei Consultori pubblici personaggi e organizzazioni allergiche all’autodeterminazione delle donne

Il IV congresso di Sinistra Anticapitalista condanna fermamente la scelta del governo Meloni di inserire le organizzazioni “pro-vita” all’interno del Consultori pubblici, che sono ad oggi gli unici baluardi per l’applicazione della legge 194 grazie alle donne che ci lavorano e li sostanziano. Nei decenni, la legge sul diritto all’IVG è già stata svuotata sia attraverso lo smantellamento degli stessi consultori, sia dall’aumento a dismisura del ricorso all’obiezione di coscienza da parte dei medici che ha raggiunto in molte regioni anche l’80-90% degli operatori.

Sinistra Anticapitalista si impegna, anche in rete con Donne di Classe e il collettivo di inchiesta sociale Ipazia, a costruire insieme ai movimenti femministi momenti di lotta significativi contro questo provvedimento fortemente reazionario che significherebbe un ulteriore affossamento del diritto all’aborto libero, gratuito e consapevole già a partire dal 22 e 23 aprile, partecipando alle manifestazioni indette rispettivamente da NUDM e CGIL sotto i palazzi del Parlamento.

Rivendichiamo il rilancio dei Consultori pubblici, laici e di reale sostegno alle donne, attraverso un piano di assunzioni di personale e non con l’infiltrazione di associazioni private con l’esplicita finalità di contrastare la libertà di scelta delle donne e l’autodeterminazione dei nostri corpi.

Le compagne di Sinistra Anticapitalista