Togliere ai ricchi per dare ai poveri
Una Patrimoniale per i beni comuni
Togliere ai ricchi per dare ai poveri
UN PIANO DI RIVOLUZIONE FISCALE PER DISTRIBUIRE OGNI ANNO 50 MILIARDI DAI PADRONI ALLA CLASSE LAVORATRICE
La condizione sociale ed economica del paese è drammatica e continua a peggiorare in modo crescente, crisi pandemica e guerra hanno triplicato le condizioni di povertà, il problema non è più arrivare alla fine del mese ma la sopravvivenza degli sfruttati.
Di fronte l’aumento dei prezzi delle materie prime le imprese reagiscono per mantenere inalterati, o persino per aumentare, i propri profitti, aumentando i costi di chi deve pagare le bollette e fare la spesa.
Il governo Draghi nel decreto Aiuti bis ha previsto di concedere pietosamente una elemosina di 6 euro lordi al mese. Una vergogna!!! Questa è la famigerata agenda Draghi.
Sinistra Anticapitalista si batte per distribuire 50 miliardi dai ricchi padroni alla classe lavoratrice, ai salari, agli stipendi, ai redditi da pensione e per il sostegno contro il precariato e la disoccupazione.
Ebbene, mentre il Partito Democratico e Calenda continuano a rilanciare l’agenda Draghi, la destra supera ogni limite e propone addirittura di introdurre la flat tax al posto dell’imposta progressiva, in modo da far pagare ricchi e poveri alla stessa maniera.
Votiamo Unione Popolare e
mobilitiamoci per l’autunno!
- Imposta patrimoniale a partire dallo 0,2% sulla ricchezza complessiva delle famiglie sopra 500 mila euro sino al 5% sulla ricchezza complessiva oltre 1 miliardo di euro
-
Inclusione di tutti i redditi da capitale, mobiliare e immobiliare, nell’Irpef per assoggettarli finalmente all’imposta marginale progressiva
-
Contro flat tax e dual tax, una riforma dell’Irpef a scaglioni, con aliquota marginale crescente e continua, in modo da far pagare davvero in modo progressivo tutti le tipologie di reddito
-
Una riduzione significativa dell’Irpef per i redditi più bassi e l’introduzione di un’imposta negativa sulle famiglie al di sotto della soglia della povertà
-
Introduzione di un’imposta progressiva sui profitti consolidati delle società al posto dell’Ires, in modo da far pagare di più le medie e grandi imprese rispetto alle micro imprese e alle piccole forme di lavoro autonomo e contrastare tutte le forme di elusione fiscale
-
Introduzione di una adeguata digital service tax sui ricavi delle imprese del web e di un’adeguata imposta sulle transazioni finanziarie al posto della ridicola imposta attualmente prevista
-
Introduzione di una adeguata tassazione delle emissioni di gas climalteranti, attraverso opportune compensazioni per i ceti popolari meno abbienti
-
Una tassazione dei rifiuti commisurata anche ai costi della gestione e dello smaltimento, a partire dal disincentivo cospicuo all’uso della plastica
-
Una riduzione delle aliquote IVA sui beni di prima necessità e la reintroduzione di un’aliquota IVA maggiorata più alta sui beni di lusso
-
Ulteriore forte contrazione dell’uso del contante per eliminare alla radice l’evasione fiscale e contributiva, il sommerso e la criminalità organizzata; le nuove tecnologie digitali sono al servizio della rivoluzione fiscale.
È ora di dire basta a questo maltolto!
Si può fare, si deve fare!