Fermare le destre, raffreddare il pianeta, riscaldare l’autunno!

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Il prossimo Parlamento vedrà il protagonismo di una destra fascista nei richiami ideologici e nelle ricadute legislative, dall’attacco all’autodeterminazione delle donne alle politiche di sfruttamento dei migranti, dal taglio del reddito di cittadinanza fino alla manomissione della Costituzione. Le destre condividono le politiche di Draghi e le rendono ancora più tetre con le loro tendenze autoritarie, omofobe e razziste. Per questo il nostro antifascismo tiene strettamente unite la battaglia democratica e quella sociale.

Meloni, Salvini e Berlusconi sono i capi di partiti profondamente filopadronali e nemici giurati della classe lavoratrice. Le lavoratrici e i lavoratori devono combatterli a fondo.

Ma questo quadro fosco è stato preparato dalle politiche liberiste dell’austerità condotte dal PD che ha consegnato ampi strati di classi popolari alla retorica sovranista e populista delle destre. Il PD, dopo le gli sfracelli di Berlusconi, ha perseguito per quella strada, cancellato l’articolo 18, impoverito la sanità pubblica e la scuola, introdotto la legge Fornero e il Jobs Act, regalato decine di miliardi ai capitalisti, svilito la Costituzione e spedito armi e truppe in giro per il mondo, in pieno accordo con le destre. Tutte cose che il M5S non ha cambiato nei suoi 4 anni di governo.

Per questo non è credibile che oggi Pd e M5S si propongano come opposizione a quello che hanno combinato!

Siamo in periodo difficile per i lavoratori e le lavoratrici nella morsa delle ricadute della guerra, dell’inflazione galoppante, di una pandemia tutt’altro che risolta e della crisi ambientale che mostra quanto sia letale per l’umanità e per lo stesso pianeta, il capitalismo.

L’unico strumento capace di invertire queste tendenze negative sono la mobilitazione e la partecipazione popolare, l’autoorganizzazione nei luoghi di lavoro per mettere in discussione i meccanismi dello sfruttamento padronale e le leggi del profitto, per rispondere ai bisogni delle classi popolari e per costruire un’alternativa ecosocialista al capitalismo.

E’ un periodo difficile anche perché le direzioni sindacali sono da decenni subalterne alle scelte padronali e governative, tanto che i salari sono fermi a 30 anni fa.

Sinistra Anticapitalista invita a votare per Unione Popolare perché una pattuglia di parlamentari con un programma antiliberista può essere utile e di sostegno alle lotte da costruire per la difesa degli interessi delle classi lavoratrici. Il voto per Unione Popolare è un segnale contro la rassegnazione e di disponibilità alla lotta.

Quel che serve è infatti il rilancio delle mobilitazioni di tutti i movimenti per la difesa dei diritti sociali e civili, di salari e pensioni, contro il carovita, contro la precarietà e contro il riarmo e le politiche di guerra, per imporre una forte patrimoniale sulle grandi fortune.

Contro le destre votare è bene ma lottare è ancora meglio: dobbiamo lavorare per un “secondo turno” sociale, costruire una mobilitazione efficace e di lunga durata che parta già prima di andare alle urne all’insegna della convergenza e insorgenza di tutti gli sfruttati ed oppressi.

Votiamo Unione Popolare e cominciamo a mobilitarci per l’autunno!

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