Se ci fermiamo noi, si ferma tutto! Le iniziative dell’8 marzo in Italia
Il prossimo 8 marzo si avvicina: In tutto il mondo, anche quest’anno nei 5 continenti l’8 marzo sarà una giornata di sciopero globale, nella quale le donne incroceranno le braccia astenendosi da qualsiasi attività produttiva e riproduttiva, retribuita o gratuita. In Italia: cortei, flash-mob, eventi in oltre 40 città.
Molti i materiali, le infografiche, i video e i testi che sono stati realizzati nelle articolazioni territoriali del movimento di Non una di meno, che si preparano alle 24 ore di sciopero con presidi, sit-in, flash-mob, pranzi solidali, cortei la mattina e street e cortei pomeridiani e notturni.
A Bologna iniziative la mattina dalle 8.30 in Piazza Nettuno “per microfono aperto delle scioperanti, spazio bimb* e agitazione permanente”. Alle ore 13.30 in piazza Scaravilli un pranzo sociale “non digerisci pubblicità sessiste e multinazionali senza scrupoli? l’8M scioperiamo i consumi!”.
A Brescia dalle ore 9.00 un corteo studentesco e delle lavoratrici e lavoratori, precar*, disoccupat*. Corteo anche a Salerno alle 9.00: il dress code è portare qualcosa di fucsia.
A Roma alle ore 9.00, un presidio presso il Ministero della Salute, Lungotevere Ripa 1, per mettere in luce che la qualità della salute dipende dalle condizioni di lavoro delle operatrici e operatori socio-sanitari; per l’internalizzazione del personale precario e per un piano di nuove assunzioni nei consultori; per il diritto alla salute e la libertà di scelta; per consultori e ospedali laici, aperti e finanziati.
Alle ore 10.30, appuntamento al Ministero del Lavoro, per ribadire l’importanza di uno dei claim più importanti del movimento Non una di meno: il reddito di autodeterminazione, ma anche per la battaglia per un salario minimo europeo e un welfare universale, congedi retribuiti e obbligatori per maternità veramente condivisa. Un presidio contro le discriminazioni delle donne nel mercato del lavoro, contro la disparità salariale.
A Catania presidio alle 10.00 davanti al Tribunale. Iniziative mattutina anche a Livorno, a Piacenzadavanti al liceo scientifico «per un’educazione a una pluralità potenzialmente infinita di differenze,
per una scuola che parli di educazione sessuale, perché la violenza non è amore» e altre iniziative dislocate nel pomeriggio alle 15.00 contro il razzismo e la violenza istituzionali e «per un pieno Diritto alla Salute».
A Pisa dalle ore 9.30 tutt* all’INAIL (Via Giovanni di Simone) per sostenere la battaglia delle donne cui non vengono riconosciute le malattie professionali causate dai forti carichi di lavoro ripetitivo e perché non vengano più imposti ritmi e modalità di lavoro che distruggono la nostra salute , come le lavoratrici e lavoratori della mensa Martiri. Alle 10.30 al polo Fibonacci (Largo Bruno Pontecorvo, 3), contro discriminazioni di genere che imperversano in questi luoghi, dove l’orientamento sessuale e il genere identificano la possibilità di raggiungere più o meno faticosamente i propri obiettivi accademici. Iniziativa anche alle 11.30 con studentesse e studenti della scuola Normale, che con altre lavoratrici della scuola, bloccheranno ogni attività produttiva e riproduttiva in questa giornata. Alle 15.30, volantinaggio per sanzionare una farmacia con forte presenza di personale obiettore di coscienza.
A Reggio Emilia dalle 9.00 alle 18.00 Flashmob, presidi, volantinaggi; a Rimini banchetti informatici e pañuelos per tutt*. Sempre in Emilia Romagna è stato lanciato uno sciopero regionale delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale. A Milano dalle 9 alle 15 “Piazza dello Sciopero” a Piazza Oberdan. Cortei mattutini: a Pavia (alle 9.00 da Piazza Vittoria; a Napoli dalle 9.30 con partenza da Piazza del Gesù; a Padova da Piazza dei Signori. Dal primo pomeriggio a notte continuano le iniziative nelle città.
Dalle 10.30 appuntamento a Trieste per iniziative in città. A Ravenna dalle 14.30 una pedalata femminista antirazzista per la città. Stesso orario per Venezia con appuntamento al ponte degli Scalzi, nella giornata si svolgeranno attività didattiche per bambini e bambine, performance. Corteo cittadino a Verona alle 14.30.
Alle 15.30 sit-in a L’Aquila; a Firenze concentramento In piazza SS. Annunziata con interventi, spettacoli, letture femministe, musica, giochi. Alle 16.00 a Brescia, piazza femminista (Piazza Loggia) animata assieme a coloro che hanno aderito alla Call for artists o condiviso proposte alla casa dello sciopero. A Savona alle ore 16: performance teatrali e musicali, laboratori e letture.
Iniziative pomeridiane a Latina dalle 16.30 “Libere di narrarci” – Letture animate per bimb* a cura del Centro Donna Lilith; alle 17.00 dibattito “Libere di decidere sui nostri corpi”; alle 18.30 “Libere di muoverci, libere di restare”; alle 20.00 “Libere di autodeterminarci” – Focus sul Disegno di legge Pillon; ore 21.00 “Focus sulle donne nel movimento LGBT”. Alle 16 inaugurazione mostra “Chiamata alle arti” a Lucca e altre iniziative nel corso della giornata.
Nel pomeriggio, lanciate manifestazioni cittadine in molte città in contemporanea con gli altri nodi territoriali.
A L’Aquila il concentramento per il corteo pomeridiano è previsto alle 16.30, stesso orario per Pisa in Piazza Vittorio Emanuele dove confluirà anche Non una di meno Livorno; a Bologna in piazza XX settembre; La Spezia, Lecce, Palermo. A Firenze e a Grosseto alle 17.30 (e a seguire un’assemblea pubblica).
ìA Torino doppio appuntamento per un’intera giornata in piazza: alle 9.30 da piazza Castello si muoverà una manifestazione a tappe per portare in strada tutte le forme dello sciopero femminista, alle 16 da piazza XVIII Dicembre partirà il corteo regionale.
Corteo a Trento con concentramento alle 16.30 in via Verdi.
Alle 17.00 corteo a Roma con lo slogan “Abbiamo un piano, l’8 marzo noi scioperiamo!”. Partenza da Piazza Vittorio e arrivo a Piazza Madonna di Loreto. Tra le tematiche agitate: il ritiro immediato del Ddl Pillon su separazione e affido, contro la violenza razzista e istituzionale della legge Salvini, per un permesso di soggiorno europeo senza condizioni.
Per rivendicare gli spazi femministi per essere libere e sicure, per una educazione alle differenze e per una educazione sessuale nelle scuole e nelle università.
Dalle 18.00 iniziative a Treviso, nello stesso orario, un corteo ad Alessandria che attraverserà le vie del centro città per concludersi alla Casa delle Donne; appuntamenti pomeridiani cittadini anche a Bari e a Benevento. A Bergamo in piazza con lo slogan “Libere di decidere per noi stesse, Libere di essere rispettate Libere di fermare la violenza!”. A Milano l’appuntamento è in Piazza Duca D’Aosta alle 18.
Cortei dalle 18.00 a: Cagliari, Catania, Genova, Reggio Emilia, Fano, il cui invito è quello di portare con sè un oggetto che rappresenti simbolicamente quello da cui ci si vuole liberare e ciò da cui si vuole scioperare.
Presidi e cacerolazo con pentole, mestoli e coperchi alle ore 18 a Padova, a Pavia, a Pescara alle 18 in Piazza Sacro Cuore.
Dalle 19.00 a Taranto in Piazza M. Immacolata, con momenti di approfondimento, interventi delle diverse realtà locali e non sulle tematiche di genere, musica e intrattenimento.
A Rimini passeggiata serale per le vie della città. Alle 20.30 una street parade a Vicenza, cortei serali dalle 21 anche a Macerata.
Nella giornata sono stati predisposti spazi bimbi in molte città – tra cui: Bologna, Pavia, Pisa – per ridare centralità politica alla riproduzione sociale della vita e alle pratiche di cura collettive, restituendo priorità ai corpi e alle loro sensibilità e rifiutando le logiche patriarcali e neoliberali che vogliono queste attività a esclusivo e naturale appannaggio delle donne.