Mondializzazione capitalista, imperialismi, caos geopolitico e loro implicazioni

Pubblichiamo il documento sulla situazione mondiale per il dibattito preparatorio del 17° Congresso mondiale della Quarta Internazionale, varato dal Comitato Internazionale.

In Italia questo documento verrà discusso nel corso del seminario annuale di Sinistra Anticapitalista dal 1 al 3 dicembre 2017 a Chianciano.

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Sommario

Introduzione

I. Una nuova galassia imperialista

II. Un’instabilità geopolitica cronica

III. Mondializzazione e crisi di governabilità

IV. I nuovi (proto)imperialismi

V. Nuove estreme destre, nuovi fascismi

VI. Regimi autoritari, esigenza democratica e solidarietà

VII. Espansione capitalista e crisi climatica

VIII. Un mondo di guerre in permanenza

IX. I limiti della superpotenza

X. Internazionalismo contro campismo

XI. Crisi umanitaria

XII. Una guerra sociale mondializzata

Introduzione

La generalizzazione delle politiche neoliberiste – messe in opera originariamente a partire dagli anni 1970 in paesi come il Cile, la Gran Bretagna o gli Stati Uniti, ma poi estese anche sino ai paesi dell’Europa dell’Est – si è brutalmente accelerata dopo l’implosione e la disintegrazione del blocco sovietico all’inizio degli anni 1990. La mondializzazione ha raggiunto il suo pieno sviluppo, dando nascita a un nuovo modo di dominio internazionale dalle implicazioni molteplici e profonde.

L’ordine neoliberale rimane ciononostante incompiuto, instabile e sfocia in una situazione internazionale cronicamente caotica. La primi crisi finanziaria legata alla mondializzazione risale al 1997-1998 ed è poi rimbalzata con una nuova dinamica a quella, maggiore, del 2007-2008. La crisi di sovrapproduzione capitalista è profonda. I rapporti di forza geopolitici sono squilibrati. Alcuni imperialismi tradizionali non smettono di tramontare, mentre si affermano nuove potenze capitaliste che accentuano le rivalità. In molti paesi e regioni, la violenza universale dei diktat neoliberali ha comportato lo sfaldamento del tessuto sociale, acute crisi di regime, sollevamenti popolari, ma anche pericolosi sviluppi controrivoluzionari. Già ora molti popoli pagano un pesante tributo alla crisi ecologica globale – in particolare, ma non solamente, a seguito del riscaldamento climatico – che non cessa di aggravarsi.

Abbiamo ora una tale esperienza della mondializzazione capitalista e delle sue conseguenze che ci permette di attualizzare le nostre analisi precedenti e di affrontare nuovi temi. Le “tesi” seguenti non hanno la pretesa né di essere esaustive né di offrire conclusioni compiute. Esse hanno innanzitutto l’obiettivo di alimentare un processo internazionale di riflessione collettiva. Si appoggiano sovente su argomenti già condivisi, ma tentano di spingere più avanti la discussione sulle loro implicazioni. A questo proposito, col rischio di semplificare troppo alcune realtà complesse, “epurano” le evoluzioni in corso, sovente incompiute, per mettere in valore ciò che appare nuovo.

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