Le montagne non ricrescono: ampie mobilitazioni a Carrara contro l’estrattivismo nelle Apuane.

La giornata di mobilitazione, svoltasi a Carrara sabato scorso, segna un momento di passaggio estremamente importante per il percorso del movimento che, nel tempo, si è battuto e si batte contro la devastazione delle Apuane.

I temi dell’usurpazione delle terre pubbliche e collettive e la denuncia di un sistema, quello dell’estrattivismo, che massimizza rendite e profitti riversando sulla collettività i costi occupazionali, sociali e ambientali, sono stati messi al centro della mobilitazione che non guarda solo a questo territorio ma che si spinge ben oltre, sia per la partecipazione di “delegazioni” provenienti da molti altri territori, sia per l’approccio di carattere complessivo e non particolaristico ai problemi.

Durante la mattina un convegno che ha visto la partecipazione di circa cinquecento persone, ha messo a punto e condiviso un’analisi approfondita di questo fenomeno mentre, nel pomeriggio, migliaia di manifestanti hanno attraversato la città, smascherando la strumentale contrapposizione tra lavoro e ambiente alimentata da Confindustria e denunciando la collusione delle istituzioni locali e regionali con gli industriali del marmo, del carbonato di calcio e degli inerti.

Nella giornata successiva si sono tenuti workshop e tavoli di lavoro che hanno consentito ulteriore approfondimento delle tematiche e delle pratiche militanti.

Per la prima volta, nel territorio delle Apuane, una mobilitazione così ampia per coinvolgimento di realtà tra loro molto differenti come associazioni nazionali, centri sociali, associazioni, comunità e coordinamenti locali, ha individuato così chiaramente le controparti e dato attenzione prioritaria non solo alla esigenza imprescindibile di sensibilizzare la cittadinanza, ma anche a quella di costruire ponti con i lavoratori e le lavoratrici.

Si tratta di un salto di qualità molto importante su cui lavorare per un consolidamento del movimento e per ulteriori, più ambiziosi passaggi