Settimo Torinese, personale scolastico in stato di agitazione

Contro il dimensionamento dell’Istituto Superiore “8 Marzo”. ll personale scrive alla Sesta Commissione richiedendo udienza in Regione Piemonte

ll personale scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “8 Marzo” è in stato di agitazione dal 9 Ottobre 2023 ed è pronto ad assumere ulteriori iniziative qualora le istanze proposte non venissero accolte. Motivo: la netta contrarietà al dimensionamento che la Regione Piemonte è chiamata a deliberare, entro fine dicembre, in seguito alla riunione plenaria del 6 ottobre scorso nella quale la Città Metropolitana e gli Enti locali hanno espresso parere favorevole.

“È stata una decisione unilaterale, che non ha tenuto in alcun conto le nostre istanze” commentano i docenti e il personale ATA dell’Istituto Superiore “8 Marzo” fortemente preoccupati per il paventato dimensionamento che porterebbe all’istituzione di una scuola di circa 1.900 studenti, con un solo dirigente scolastico e un solo direttore dei servizi generali e amministrativi.

I docenti dell’8 Marzo si erano infatti compattamente espressi contro il dimensionamento del loro istituto in due occasioni: il collegio docenti del 26 Settembre e il Consiglio d’Istituto del giorno seguente.

“Il dimensionamento – protestano i professori – rappresenta l’ennesimo taglio alla scuola pubblica analogo a quello in corso sulla sanità e sul welfare. La scuola avrebbe invece bisogno di investimenti e risorse: un provvedimento di questo tipo comporterebbe una riduzione del personale scolastico, carenze organizzative e di sicurezza”.

Il dimensionamento è, infatti, quel procedimento attraverso il quale la Regione opera ogni anno la razionalizzazione e programmazione della propria rete scolastica, secondo quanto stabilito dall’articolo 138 del D. lgs. 112/98 e dalla riforma del Titolo V della Costituzione.

L’iniziativa del personale dell’ “8 Marzo” scaturisce anche da una considerazione: si paventa spesso e da più fronti la necessità di accorpare le classi per contrastare il calo demografico, quando invece si potrebbe rispondere a un evento di questo tipo con la riduzione del numero di allievi nelle cosiddette “classi pollaio” e immaginare una didattica ancora più efficace per gli studenti del Terzo Millennio.

Tra l’altro – precisano docenti e personale ATA – l’Istituto Superiore “8 Marzo” è protagonista di un processo di crescita rispetto al numero degli allievi (che oggi sono circa 900) e di innovazione didattica, che coniuga l’utilizzo della tecnologia e delle moderne “didattiche per ambienti” con un’attenzione vigile al recupero delle carenze formative in un’ottica inclusiva.

In data 20 Ottobre 2023 presso la Sala Aglietta a Settimo Torinese i docenti dell’ “8 Marzo” hanno condotto per tre ore un’assemblea difficile ma impeccabile. Alla moderazione il Prof. Puccio, affiancato da una squadra di docenti e personale ATA, che hanno tenuto il conto delle presenze, fatto firmare liberatorie per la ripresa in streaming, fornito la sala di impianto audio e video, organizzando un grande evento. I docenti dell’IIS “8 Marzo” rappresentano oggi un esempio di democrazia e coraggio per tutte le scuole del Paese: quasi 500 i dirigenti scolastici, i docenti e gli ATA connessi per la diretta di 3 ore, visibile su questo canale youtube appositamente creato dal comitato “Agorà 8 Marzo” che ormai ha raggiunto le 3000 visualizzazioni, dove si possono trovare ulteriori interventi da parte di docenti, sindacati etc. in merito al tema del dimensionamento scolastico

L’intervento di apertura dell’assemblea della Prof.ssa Scaccia (reperibile sul sito www.agora8marzo.it) , frutto della collaborazione di tutto il personale scolastico, ha spiegato le ragioni del NO fermo al dimensionamento  dell’ “8 Marzo”, ponendo una serie di domande puntuali a cui però nessuno degli ospiti – Dirigenti, Assessora Città Metropolitana Caterina Greco, Sindaca di Settimo Elena Piastra – ha risposto. Dagli interventi dei docenti e dei genitori dell’ “8 Marzo” sono emerse chiaramente le motivazioni per cui questo dimensionamento “non s’ha da fare”, mentre si sono verificate azioni di disturbo volte a sabotare la riuscita dell’evento, rimandate puntualmente al mittente.

“Come si può fermare una scuola in crescita?” – domandano i docenti – “Il nostro istituto conta 878 alunni, presenta un trend in crescita nella iscrizioni da anni e un nuovo indirizzo in apertura, il Liceo Sportivo. Non si raggiungevano questi numeri dal 1995, perché dimensionare ora?”

Scaccia, dal tavolo della presidenza, ha ricordato, nelle conclusioni finali, che la partita è ancora aperta e annunciato che Agorà 8 Marzo avrebbe richiesto, come poi è avvenuto, audizione urgente presso la Sesta Commmisione della Regione Piemonte.

“La nostra voce non è solo quella di un Istituto di Settimo Torinese, ma è la voce di ogni scuola a cui vengono chiesti numeri impossibili” – affermano, e raccontano alla sala gremita della Rete di scuole che stanno costruendo, un vero atlante di docenti, dirigenti, collaboratori scolastici di tutto il Paese che li sostengono e si affiancano a loro in questa lotta.

 “L’idea di una scuola con mille indirizzi, che si presenta alla città come un moderno outlet in cui tutti possono entrare e consumare ci fa orrore” – ha concluso Scaccia, dopo le repliche brillanti dei Proff. Vinai, Allione, Bruzzone, Ingala.

Dall’assemblea è emerso un bel ritratto di una comunità unita, ricca di pensiero, energia e pluralità di opinioni: l’ “8 Marzo”. Il Comitato Agorà 8 Marzo si formalizzerà in data 11 Novembre presso la Bocciofila del Meisino (Torino), evento per il quale è prevista una cena aperta ai circa 80 soci promotori del Comitato e a chiunque voglia sosterne l’azione.

Intanto il Comitato continua nella formalizzazione dei contenuti sul tema attraverso sito, canale youtube, pagine instangram e facebook dedicate, mentre attende la sentenza della Corte Costituzionale, che in data 21 Novembre si pronuncerà sulla costituzionalità o meno del progetto di dimensionamento scolastico sull’intero territorio nazionale, in seguito all’ordinanza del TAR che ha risposto al ricorso della Regione Campania contro i dimensionamenti nel proprio territorio.