L’importanza della scuola nella dinamica della lotta di classe e nella nuova fase politica

Torino, assemblea sulla scuola. Sabato 2 settembre ore 17

Il primo settembre si riapre l’anno scolastico e Sinistra Anticapitalista di Torino sabato 2 settembre alle 17 apre la fase politica e sociale autunnale con un dibattito sulla scuola dal titolo “L’importanza della scuola nella dinamica della lotta di classe e nella nuova fase politica”.

Un invito a discutere su come rilanciare un intervento all’interno della scuola in vista delle mobilitazioni di autunno.

Per la sinistra di classe, rivoluzionaria, antiliberista e anticapitalista la scuola non può essere considerata come una tematica secondaria.  Essa ha forti implicazioni sociali: riguarda l’insieme dell’organizzazione della società, richiede la risoluzione di alcune questioni centrali della lotta di classe, quali il problema della divisione del lavoro, la redistribuzione delle ricchezze, il rapporto tra le generazioni, tra i generi e i sessi, i rapporti interculturali.

Non a caso, la scuola è stata nel corso degli ultimi al centro di numerose riforme che hanno coinvolto governi di diversi colori uniti nell’accelerare quel processo di aziendalizzazione avviatosi con le riforme Berlinguer sull’autonomia scolastica. L’obiettivo è quello di sottomettere completamente la scuola alla logica del profitto e della competizione. In questa direzione va l’idea secondo cui gli apprendimenti devono essere centrati sull’acquisizione di competenze “utili alla società, quindi alle imprese”.

Questa è la linea del governo guidato dalla Meloni che, istituendo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, cerca di assestare i colpi mortali alla “scuola del ’68”, nella sua versione democratica e riformista, quella che dovrebbe promuovere l’eguaglianza delle opportunità, la promozione sociale, coltivare un pensiero critico. L’autonomia differenziata, a questo proposito, rappresenta un tassello fondamentale per avviare questo processo.  In questa direzione va, inoltre, l’istituzione nelle superiori del docente tutor.

D’altro canto, il nuovo ministro Valditara punta apertamente a rivalutare nuove forme di autoritarismo, di patriottismo e di militarismo: non a caso, in molte scuole accrescono le presenze militari e aziende belliche con lo scopo di promuovere borse di studio e carriere assicurate.

Nel frattempo, la scuola riaprirà con tutti i suoi irrisolti problemi: precariato diffuso, salari tra i più bassi d’Europa, tagli agli istituti, classi pollaio.

La forza di attrazione della proposta conservatrice reazionaria, tuttavia, in un momento in cui si assiste ad una forte spoliticizzazione all’interno del corpo insegnante così come delle studentesse e degli studenti, non può essere sottovalutata.

Per questo pensiamo sia importante un confronto tra compagne e compagni per analizzare assieme i cambiamenti che stanno avvenendo all’interno del variegato mondo della scuola e, soprattutto, per capire come rilanciare la mobilitazione dell’autunno su un terreno che riteniamo fondamentale e centrale come quello della scuola.

L’appuntamento è sabato 2 settembre alle ore 17 in via Santa Giulia 64, Torino. Interverranno compagne e compagni militanti sindacali e della sinistra radicale.

Seguirà una cena conviviale.

Introduce e coordina il dibattito Gippò Mukendi Ngandu, 

interventi di Serafino Puccio e Monica Grilli (CGIL, le radici del sindacato), Marco Meotto e Rosa Bartiromo (Cub scuola), Massimo Lorusso docente CPIA5 Torino  

La Segreteria di Sinistra Anticapitalista Torino