MOLTO PIU’ DEL DDL ZAN – MANIFESTAZIONE AD APRILIA DEL 6 NOVEMBRE

“Applausi sporchi di sangue”, “L’omotransfobia non è un’opinione”, “Siamo il vento, non la bandiera” sono alcune delle scritte sui cartelli portati in piazza ad Aprilia, ieri 6 novembre, da diverse decine di giovanissime e giovanissimi per dire la loro sull’affossamento del DDL ZAN e rivendicare diritti per le persone LGBTQIA+.
La manifestazione è stata indetta dal neonato collettivo transfemminista “Marsha”, così chiamato in omaggio all’attivista LGBTQ statunitense Marsha P. Johnson che partecipò da protagonista ai Moti di Stonewall nel 1969, nati a seguito dell’ennesima retata della polizia nello storico locale di New York. Marsha fu anche tra i fondatori e fondatrici del Gay Liberation Front, il movimento anticapitalista, antirazzista e terzomondista nato per dare risposta immediata alle violenze della polizia allo Stonewall Inn e per protestare contro la persecuzione delle persone omosessuali e trans.
Tantissimi gli interventi, delle organizzatrici in primis, che hanno spiegato chiaramente i motivi della manifestazione e la volontà di inserirsi in un percorso di mobilitazione che ha attraversato l’Italia dopo il voto al Senato e di tante altre organizzazioni di Aprilia e anche Latina, che il collettivo ha invitato e coinvolto dando subito dimostrazione di capacità di fare rete. Sono stati chiamati al microfono, tra gli altri, il centro antiviolenza di Aprilia, organizzazioni di studenti medi, Arcigay di Latina, Circolo Arci La Freccia di Aprilia, Sinistra Anticapitalista di Aprilia, Donne di classe Aprilia.
Incurante della pioggia, che a più riprese è scesa durante la manifestazione, questa giovanissima marea ha protestato e fatto sentire la propria voce in piazza con entusiasmo e decisione. In una piccola realtà come Aprilia, una iniziativa riuscitissima che, come hanno rivendicato loro stess*, “vale come se fossimo stat* 10 mila a Roma”.

Sinistra Anticapitalista Aprilia
Donne di classe Aprilia