Per sconfiggere Bolsonaro e difendere i diritti, al secondo turno il PSOL chiama al voto per Haddad

DICHIARAZIONE DELL’ESECUTIVO NAZIONALE DEL PSOL SUL SECONDO TURNO DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN BRASILE del 28 OTTOBRE

Traduzione di Vilma Gidaro

Le elezioni al primo turno hanno finito per riprodurre lo stesso scenario di instabilità e polarizzazione causato dal golpe del 2016 che ha aumentato la crisi economica e sociale già in via di sviluppo. Allo stesso modo, si è approfondita una crisi di rappresentanza politica, tale da favorire le condizioni per l’affermazione di una candidatura di estrema destra, giunta al secondo turno con il sostegno di una parte considerevole delle classi dominanti. Questa tornata ha colpito altri cacicchi politici favorendo la capitalizzazione della rabbia contro il “sistema” ad opera dell’estrema destra.

Il secondo turno è continuare la lotta contro il fascismo e contro il golpe. Il compito fondamentale in questo momento è perciò la sconfitta di Bolsonaro. Sconfiggerlo aprirebbe la possibilità di fermare l’agenda iniziata da Temer, garantire la sovranità nazionale e creare le condizioni per continuare a difendere le conquiste democratiche di fronte dell’autoritarismo. Perciò il PSOL sosterrà la candidatura di Haddad e Manuela, preservando comunque le differenze politiche e la nostra indipendenza.

Facciamo appello a tutte le militanti e a tutti i militanti a scendere in piazza per continuare a urlare: “Non lui!”

Il PSOL e l’alleanza che abbiamo messo in campo al primo turno attorno Boulos e Sonia, con i movimenti sociali, il PCB, intellettuali e artisti continuerà a difendere la dignità del popolo brasiliano contro la diseguaglianza e i privilegi. Questa candidatura segna l’inizio di un nuovo ciclo nella sinistra brasiliana e il PSOL è orgoglioso di aver promosso e stimolato questa costruzione. Per questo, continueremo a difendere le cause che nessun’altra candidatura ha il coraggio di sostenere.

Saremo parte della campagna per sconfiggere Bolsonaro e eleggere Haddad e Manuela, difendendo la sovranità nazionale e i diritti della maggioranza della nostra gente. Saremo in piazza e alle urne per esigere la revoca di tutte le misure del governo Temer, contro la riforma delle pensioni, quella del lavoro, per la fine del genocidio della popolazione nera, la fine della violenza della comunità LGBT, la smilitarizzazione della polizia, la legalizzazione delle droghe, la difesa delle terre delle popolazioni indigene e delle comunità quilombo, la fine della deforestazione e la difesa dei diritti delle donne e di tutte le loro rivendicazioni – l’uguaglianza salariale, la messa al bando del maschilismo e la legalizzazione dell’aborto. Perciò, non rinunceremo alla lotta per la sovranità energetica con la difesa del Pré-sal della Petrobrás e della Eletrobrás, nella prospettiva di una transizione delle fonti energetiche e dei trasporti.

Il PSOL sostiene che la lotta per sconfiggere Bolsonaro al 2° turno significa difendere e ampliare i diritti non negoziabili. Continueremo a lottare contro i privilegi, affinchè il popolo sia al centro delle decisioni. Solo così sarà possibile garantire un ciclo di speranza, giustizia, eguaglianza e sovranità del Brasile.

Orienteremo i nostri militanti alla costruzione di comitati larghi per l’ #EleNão. L’esempio delle donne che sono scese in piazza lo scorso 29 settembre, ci ispira e ci rafforza nell’organizzazione di nuove manifestazioni di massa per la sconfitta dell’estrema destra. Saremo in campagna elettorale sostenendo Haddad e Manuela e perché la la volontà del popolo sia rispettata. Per aver un secondo turno con un governo legittimo, chiediamo ai nostri attivisti e alle nostre attiviste di sostenere candidati/e che si oppongono pubblicamente al progetto di Bolsonaro. In ciascuno Stato le istanze locali definiranno le modalità di partecipazione alle mobilitazioni popolari per sconfiggere la reazione, dando la priorità alla costruzione di spazi plurali che uniscano tutte e tutti coloro che difendono la democrazia, mantenendo intatti i nostri principi e la coerenza che caratterizzano il PSOL. Ci vediamo in piazza, uniti, senza paura di cambiare il Brasile.  Ele não!

Esecutivo Nazionale del Psol

San Paolo 8 ottobre 2018

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