Elezioni amministrative a Rimini e Cattolica

di Sinistra Anticapitalista Romagna

Le prossime elezioni amministrative che si terranno a Rimini e a Cattolica il 5 giugno prossimo presentano, per quanto riguarda la sinistra, una frammentazione di liste, ma anche interessanti fenomeni di ricomposizione.

A Rimini, il sindaco uscente del PD Gnassi ha buone probabilità di vincere già al primo turno, grazie al regalo di Grillo che, a causa di dissidi interni al gruppo dei cinquestelle riminesi, ha deciso di non presentare la lista. Gnassi si troverà quindi ad affrontare un debole avversario del centrodestra oltre ad una miriade di formazioni a destra e sinistra del PD. In particolare, per quanto riguarda la sinistra, è significativa la frattura tra Rifondazione Comunista e settori di movimento che alla fine ha prodotto la presentazione di due liste distinte: una legata a Rifondazione, “Rimini in Comune” che ripresenta come candidato sindaco l’ex assessore uscente nella giunta di centrosinistra, Sara Visintin, e l’altra, “Rimini People”. Quest’ultima è sicuramente più interessante dal punto di vista della capacità di aggregazione: infatti è riuscita a mettere insieme settori di movimento, gli attivisti del centro sociale di Casa Madiba, personalità legate ai cattolici di base, cani sciolti ed ex grillini.

Rifondazione Comunista, che per più di quattro anni ha mantenuto una stretta alleanza di governo col PD, ingoiando senza fiatare privatizzazioni di servizi sociali, contributi alle scuole private e al meeting di Comunione e Liberazione, avrà sicuramente notevoli difficoltà a spiegare al suo elettorato come mai il PD andava bene fino a sei mesi fa e come poi, improvvisamente, si sia trasformato in un nemico dei lavoratori e dei beni comuni.

A Cattolica (un comune di circa 17.000 abitanti) è nata nel settembre scorso una rete, Spazio Rosso, alla quale è possibile aderire solo in modo individuale firmando un appello pubblico. Spazio Rosso è riuscita ad aggregare diversi settori che vanno dal movimento per la difesa della scuola, agli ecologisti, a militanti anticapitalisti. Fino a qualche mese fa, anche i singoli militanti di Rifondazione di Cattolica avevano aderito al progetto, poi, senza una motivazione politica precisa ne sono usciti per tentare prima di formare una coalizione elettorale con pezzi della vecchia giunta di centrosinistra (con la quale Rifondazione aveva governato nelle precedenti elezioni); infine, dopo aver rotto anche con questi (sulla questione del candidato a Sindaco) è arrivata la decisione di correre da soli.

Spazio Rosso candida a sindaco Silvia Riccio, insegnante e attivista di Cattolica per la scuola. I singoli militanti di Sinistra Anticapitalista locale hanno aderito all’appello nel quale tra i vari punti si sottolinea “la necessità di una rottura fondamentale con il modo di produzione capitalistico” attraverso “la nascita dal basso di un soggetto politico fortemente democratico e di sinistra che, partendo dall’elaborazione dell’esistente, promuova l’autorganizzazione e l’iniziativa di movimenti sociali che si battono per la trasformazione verso una società alternativa”. In questi mesi proprio le modalità di costruzione di Spazio Rosso, la sua democrazia interna e le forme di partecipazione promosse, fanno ben sperare in un ulteriore slancio verso il suo radicamento e la sua crescita.