Emilia Romagna, comunicato di Sinistra Anticapitalista

Contro il governo Renzi e le destre, costruire un’alternativa sociale e politica

Comunicato di Sinistra Anticapitalista dell’Emilia Romagna e di Sinistra Anticapitalista nazionale

In queste ultime settimane abbiamo assistito a un crescendo di manifestazioni e di lotte che segnano positivamente la fine della passività sociale e la ripresa di un movimento dei lavoratori, dei precari, di chi il lavoro non ce l’ha, che si oppone al governo Renzi, alle sue politiche capitaliste e che si batte per il rigetto del Jobs Act, della legge di stabilità e della privatizzazione della scuola.

La splendida giornata del 14 novembre ha segnato il punto più alto di questa ripresa del conflitto con la riuscita dello sciopero generale e sociale indetto dal sindacalismo combattivo e dai movimenti sociali che ha coinvolto decine di piazze di tutto il paese e la grande e combattiva manifestazione dei metalmeccanici a Milano.

Si tratta ora utilizzare la giornata del 5 dicembre per costruire uno sciopero generale vero, per bloccare fabbriche, uffici, scuole, università, strade, piazze per coinvolgere in un movimento sociale unitario davvero tutti, operai, precari, giovani, studenti, disoccupati, migranti, per ricostruire un percorso comune e democratico di tutti i soggetti, senza cappelli burocratici, capace di fermare il paese. Solo con un vasto e prolungato conflitto sarà possibile respingere le misure del padronato, dell’Unione europea, del governo fino a cacciarlo.

E in questo contesto di scontro sociale le elezioni regionali in Emilia Romagna del 23 novembre costituiranno un banco di prova per tutte le forze politiche: per il governo Renzi, per il PD regionale da sempre al governo della Regione, per destre guidate dalla Lega di Salvini sempre più xenofoba e razzista.

Sinistra Anticapitalista si è pronunciata per la composizione di un blocco di forze di sinistra caratterizzato dalla contrapposizione alle politiche di austerità dell’Unione europea e in totale indipendenza dal PD e dalle amministrazioni del PD che queste politiche gestiscono a livello nazionale e locale, perché anche sul piano elettorale ci fosse una proposta politica di sinistra.

La costruzione della Lista “L’altra Emilia Romagna” è stata l’espressione parziale, ma positiva, pur con tante ambiguità che permangono, di una prima chiarificazione politica operata all’interno della Lista Tsipras tra chi vuole rimanere sul carro del PD e chi vuole provare a individuare un’alternativa all’attuale blocco politico e di potere nella regione.

Per queste ragioni Sinistra Anticapitalista dà indicazione di voto per la lista “L’altra Emilia Romagna” e per la sua candidata Cristina Quintavalla.

Ma, al di là della scadenza elettorale, resta centrale e fondamentale per Sinistra Anticapitalista lo sviluppo e la costruzione della mobilitazione sui luoghi di lavoro, della precarietà, nella società, come strumento decisivo per rendere credibile un’alternativa al PD e alle destre, contrastando la demoralizzazione tra i lavoratori, i giovani, i disoccupati e favorendo una rottura definitiva a sinistra con il partito di Renzi e soci, di vasti settori sociali nella regione.

Più in generale si tratta di condurre una lotta sempre più forte contro il governo e le forze padronali, resa possibile dalle mobilitazioni di questo autunno, condizione essenziale per la costruzione di una prospettiva di alternativa politica anticapitalista.

Sinistra Anticapitalista contribuirà a costruire questo percorso sociale e politico di lotta.

Bologna, 18 novembre 2014

Sinistra Anticapitalista Emilia e Romagna
Sinistra Anticapitalista