Elezioni portoghesi, il migliore risultato di sempre per la sinistra radicale

Comunicato dell’Esecutivo nazionale di Sinistra Anticapitalista

Esultano i giornali portoghesi della destra. Il pericolo che le forti contestazioni che negli anni avevano animato il paese contro la ferrea politica di austerità applicata sotto la dettatura della Troika mettessero in discussione il governo conservatore di Pedro Passos Coelho sembra per il momento scongiurato. La prima lista nelle elezioni politiche svoltesi il 4 ottobre continua ad essere quella promossa dal capo del governo e dal suo partito “socialdemocratico”, in alleanza con il Partido popular di centrodestra. Però “Portugal à frente” (Avanti Portogallo, questa lista) nonostante sia stata favorita da un forte astensionismo (il 43%, una percentuale inedita per il paese iberico), non riesce a raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi (ne mancano 18) e, per riconfermare un governo in qualche continuità con quello uscente, dovrà cercare una complicata alleanza con il Partiido Socialista di Antonio Costa, nello spirito della “comune opzione europeista”.

Non sarà un’impresa facile, in quanto il Portogallo sarà ancora una volta chiamato, in forza degli “obblighi” europei, a nuove “riforme strutturali”, tra le quali spicca quella del sistema previdenziale. E il PS portoghese, molto più che altri suoi confratlli del PS europeo, pur restando ancorato ad una visione “socialiberale”, sembra piuttosto renitente a sviluppare a fondo la politica di tagli prospettata dai conservatori.

Tutto ciò dunque gela un po’ l’entusiasmo dei conservatori portoghesi che temono un periodo di instabilità negativo per i loro progetti.

A gettare altra acqua gelata sui festeggiamenti delle classi dominanti luisitane è il risultato del Bloco de Esquerda, la formazione di sinistra radicale nata 15 anni fa per la confluenza dell’União Democrática Popular (di origine maoista), del Partido Socialista Revolucionário (allora sezione portoghese della Quarta Internazionale), oltre ad un raggruppamento della sinistra socialista. Le/i compagne/i del Bloco, che avevano presentato come leader la loro portavoce nazionale, Catarina Martins, hanno ottenuto il loro migliore risultato di sempre, sia in voti (550.000), nonostante la crescita del non voto, sia in percentuale (10,2%, quasi raddoppiando il punteggio del 2011, 5,2%), sia in seggi (19, rispetto agli 8 della precedente legislatura). Il Bloco de Esquerda risulta dunque il terzo partito presente in parlamento, dopo i conservatori e i socialisti, e con 2 punti percentuali e 100.000 voti più del PCP).

Sinistra Anticapitalista manifesta la sua grande soddisfazione per il risultato delle compagne e dei compagni del Bloco, che costituisce un rafforzamento della costruzione di un’alternativa di sinistra contro la politica dell’austerità