Appello: Solidarietà al popolo greco e alle forze sociali e politiche che si oppongono al nuovo memorandum

Dal 2010 il popolo greco sta subendo un attacco senza precedenti da parte delle istituzioni che rappresentano i creditori.

Dal mese di luglio 2015, la stampa internazionale e italiana ha dato ampie informazioni sulla valanga di misure di austerità che colpiscono l’insieme della classe lavoratrice e gli strati sociali più diseredati (pensionate/i, disoccupate e disoccupati, giovani costretti a migrare…) . Come purtroppo sappiamo molto bene anche nel nostro paese, a tutto questo si aggiungono un’ondata di privatizzazioni, la distruzione dei servizi pubblici e l’estrema precarizzazione del mercato del lavoro, ossia il super sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori salariati che dispongono di un impiego e la chiusura di ogni prospettiva per le/i disoccupate/i. Quest’insieme di diktat di chiara impronta classista mira a colpire anche le regole più elementari della democrazia parlamentare.

In questo contesto, noi non possiamo che sostenere coloro che nella società greca e in parlamento si sono opposti al fatto che il governo Tsipras applichi queste misure antisociali, determinando uno stato d’animo di rassegnazione nella massa delle lavoratrici e dei lavoratori, secondo cui non vi sarebbe alternativa e non sarebbe possibile alcuna resistenza ai poteri del capitale e delle sue istituzioni.

Il nostro sostegno è oggi rivolto, tra gli altri, al raggruppamento politico che si è costituito – su impulso della Corrente di sinistra e del Red Network – sotto il nome di Unità popolare, che esprime e dà voce al vasto NO alle politiche di austerità che si è espresso con il referendum del 5 luglio.

Le militanti e i militanti e le molteplici organizzazioni e correnti che formano questo fronte dell’Unità popolare conducono la nostra stessa lotta, quella che stiamo cercando di costruire in Italia e in tutta Europa, contro coloro che attaccano i diritti sociali e democratici dell’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori così come dei loro alleati sociali.

Prime adesioni

Eliana Como (direttivo nazionale Cgil); Nicoletta Dosio (Movimento No Tav)

Sergio Bellavita (direttivo nazionale Cgil); Fabrizio Burattini (direttivo nazionale Cgil); Francesco Cori (Autoconvocati della scuola di Roma); Giorgio Cremaschi (ex segretario nazionale Fiom); Giuliana Righi (comitato centrale Fiom); Aldo Giannulli (docente universitario); Antonio Moscato (storico); Annamaria Rivera (docente universitaria); Aldo Zanchetta (economista); Checchino Antonini (giornalista); Fausto Pellegrini (giornalista); Imma Barbarossa (coordinamento nazionale Altra Europa); Mauro Casadio (Ross@); Piero Maestri (Rete Communia); Gigi Malabarba (RiMaflow, Rete Communia); Cristina Quintavalla (coordinamento nazionale Altra Europa); Riccardo Rossi (candidato presidente Altra Puglia); Franco Russo (ex deputato); Nando Simeone (Sinistra Anticapitalista); Sandro Targetti (direzione nazionale Prc); Franco Turigliatto (ex senatore, Sinistra Anticapitalista); Arianna Ussi (direzione nazionale Prc)

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