Giù le mani dal presidio ex Gkn

Comunicato della direzione nazionale di Sinistra Anticapitalista

Senza la convergenza e lo sviluppo delle lotte, non si cambiano i rapporti di forza

Dopo essere stati tra i primi a essere licenziati dopo lo sblocco dei licenziamenti post-Covid, ora rischiano di essere tra i primi a subire le conseguenze del Dl Sicurezza, insieme ai metalmeccanici emiliani che hanno invaso la tangenziale per reclamare il diritto a un contratto e un salario decenti. 

Sono i lavoratori dell’ex Gkn, un collettivo di fabbrica che da quasi cinque anni conduce una lotta che è sindacale, sociale e politica per difendere la fabbrica e dare vita a un progetto di reindustrializzazione dal basso, pubblico e socialmente utile.

Ora un Tribunale fallimentare, a dir poco compiacente, avrebbe “ordinato lo sgombero” accogliendo in pieno i desiderata dei soggetti immobiliari che su quell’area nutrono i soliti progetti di speculazione e consumo di suolo. 

Tutto questo dopo aver respinto la proposta di affidare temporaneamente la custodia al Comune di Campi Bisenzio ritenuto non affidabile perché mira a ricreare posti di lavoro sul territorio. 

La società a vocazione immobiliare è stata creata ad hoc nel settembre 2023 dal gruppo legato a quell’imprenditore Borromeo che venne salutato come salvatore della patria quando rilevò la fabbrica dal gruppo Melrose. L’opacità è quello che contraddistingue personaggi e operazioni come quelli in azione. 

Intanto gli operai sono in attesa da mesi di stipendi, permessi, ferie, Tfr contributi, impossibilitati ad avere una Naspi piena e ad andare in pensione, in attesa di conoscere un piano concordatario, secretato, di cui si intuiscono le enormi incongruenze. 

E tutto questo, come ricorda il Collettivo di Fabbrica, avviene alla vigilia degli ultimi passi per la creazione del Consorzio industriale pubblico, con i Comuni e la Regione che passano alle delibere, e il progetto industriale che entra nei dettagli.

L’attacco al presidio mira a minare la reindustrializzazione dal basso e a scongiurare il contagio sociale che ha dimostrato di avere, indicando le parole d’ordine di convergenza e insorgenza che anche noi di Sinistra Anticapitalista abbiamo provato a praticare. Lo sgombero serve solo a impedire l’agibilità sindacale e l’azione mutualistica della Soms (società operaia di mutuo soccorso) istituzionalmente riconosciuta dal 2023 e unica custode reale della fabbrica.

E’ il momento di mobilitarsi adesso e di mobilitarsi tuttз. «Senza la convergenza, non si cambiano i rapporti di forza», ci ricordano i lavoratori dell’ex Gkn e proveremo a esserci anche questa volta.

Giù le mani dal presidio ex Gkn, partecipiamo all’assemblea straordinaria della solidarietà giovedì 26 giugno. 11 e 12 luglio, ci terremo liberз e prontз.

#insorgiamo