LA ZTL DI GUALTIERI NON E’ LA SOLUZIONE. E’ IL PROBLEMA!

di Rete Ecosocialista romana

Le strade di Roma sono piene di buche e sporcizia e il traffico insostenibile costringe i cittadini a lunghe code e attese anche per fare brevi percorsi. La risposta al problema traffico e inquinamento dovrebbe essere il potenziamento dei mezzi pubblici, in particolare quelli elettrici. Filobus, autobus, piste ciclabili sicure e una rete metropolitana efficiente dovrebbero rendere l’uso delle auto private quasi inesistente.

Invece Gualtieri non si occupa della mobilità pubblica ma sceglie di bloccare la mobilità dei cittadini che non si possono permettere un’auto nuova. La necessaria transizione ecologica non può essere pagata dai più deboli.

Gualtieri si è già dimostrato inadeguato a gestire i problemi della capitale con l’anacronistica e illogica scelta dell’inceneritore, ora conferma la sua incompetenza con questo provvedimento antipopolare e inutile.

Il modello di mobilità di una città può dirsi sostenibile solo quando risponde efficacemente alle esigenze di spostamento dei cittadini, riduce la congestione del traffico, migliora la qualità dell’aria, taglia i consumi energetici, fornisce valide alternative all’uso dell’auto privata.

Il sindaco Gualtieri sceglie invece la soluzione più facile, penalizzare le fasce più deboli della cittadinanza e incentivare il mercato dell’auto, senza avviare una giusta transizione ecologica.

LA SUA SOLUZIONE E’ PARTE DEL PROBLEMA!

Per promuovere una mobilità realmente sostenibile e prima di istituire ZTL classiste, occorrerebbe anzitutto che l’Amministrazione Comunale si occupasse urgentemente di:
– un programma immediato di investimenti straordinari per rafforzare le reti di trasporto pubblico gratuito o a prezzi estremamente popolari, con preferenza per i veicoli elettrici e su rotaia in riferimento sia alle reti urbane sia alle reti extraurbane per gli spostamenti pendolari, contribuendo così a ridurre smog, rumore, ingorghi e ritardi, degrado territoriale;
– organizzare il servizio taxi come effettiva componente del servizio pubblico e a tariffe popolari, sull’esempio del taxi plus finlandese o l’efficiente sistema informale di trasporto collettivo di persone e beni presente in molti paesi asiatici, africani e latinoamericani;
– implementare una vasta rete per la ciclabilità urbana ed extraurbana, istituendo aree verdi e isole pedonali, riservando la circolazione alla priorità del trasporto pubblico con abbonamenti differenziati e fino alla gratuità per le fasce più deboli; installando dissuasori per ridurre e per disincentivare l’uso di vetture private (TUTTE, DI QUALSIASI TIPO) nei centri urbani;
– Investire nella multimodalità, prevedendo l’integrazione e l’interconnessione tra diversi sistemi di mobilità sostenibile e tra i sistemi urbani e metropolitani del trasporto pubblico, promuovendo sistemi di uso condiviso, come bike sharing e car sharing a tariffe popolari anche incentivando sharing di quartiere autorganizzati dai cittadini.

ROMA MERITA UN SINDACO MIGLIORE!

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