Insieme un nuovo Sudafrica è possibile

da Europe Solidaire sans Frontières, traduzione di Gigi Viglino

Comunicato stampa del Democratic Left Front (Sudafrica)
23 dicembre 2013

Il Democratic Left Front saluta il Congresso nazionale straordinario del NUMSA (Unione Nazionale dei Lavoratori Metallurgici del Sudafrica)

NumsaUno spettro tormenta la classe dominante e il governo in Sudafrica: è il movimento radicale anticapitalista al quale ha dato vita la National Union of Metalworkers of South Africa (NUMSA), nel suo storico Congresso Nazionale Straordinario tenuto la scorsa settimana. Il Democratic Left Front (DLF) si congratula con il NUMSA per questo congresso, che ha unito i lavoratori metallurgici, malgrado i ripetuti tentativi di dividere il NUMSA.

Come sezione più altamente organizzata della classe operaia, il NUMSA ha fatto un passo decisivo. Ha risposto in modo inequivocabile al ruolo dell’ANC e del suo governo a sostegno dello sfruttamento capitalistico in Sudafrica. La NUMSA ha respinto decisamente l’assassinio a sangue freddo di lavoratori a Marikana. Come DLF, siamo stati rafforzati dalla toccante e concreta solidarietà espressa dai delegati al congresso NUMSA, ciascuno dei quali ha donato 100 Rand al fondo di solidarietà Marikana e quando hanno abbracciato collettivamente i rappresentanti di Marikana che si rivolgevano al congresso. Il NUMSA ha raccolto il testimone dall’ondata di scioperi che è seguita nel settore delle miniere, dell’agricoltura e di altri. Insistendo sulla necessità dell’indipendenza politica ed organizzativa, ha dimostrato il suo impegno nella lotta continua della classe operaia per decidere il proprio destino.

Il Sudafrica non sarà mai più lo stesso. Le storiche decisioni prese dal Congresso Straordinario NUMSA si ripercuotono in lungo e in largo nella classe operaia organizzata e non organizzata del Sudafrica. Queste decisioni ispirano speranza e fiducia nella imminente possibilità di un Sudafrica trasformato, dove le persone vengano prima dei profitti e dove la democrazia diventi un’esperienza vissuta quotidianamente.

Il Congresso NUMSA segna decisamente la fine dell’era della politica di liberazione nazionale. La NUMSA si è posta all’avanguardia e ha aperto lo spazio per l’emergere di una genuina alternativa politica con base di massa, diretta e controllata dai lavoratori e dalle loro comunità. Solo l’autoemancipazione della classe operaia può spezzare in modo decisivo le strutture e i sistemi ereditati del neoapartheid, la distruzione dell’ambiente, il capitalismo, e la limitata democrazia liberale attualmente erosa dal governo dell’ANC.

Il Congresso del NUMSA ha deciso di:

  • esplorare la costruzione di un partito socialista dei lavoratori;
  • mobilitarsi per un Fronte Unito e un Movimento per il Socialismo;
  • riconquistare COSATU dal basso;
  • unire attivamente le lotte dei lavoratori e delle comunità tramite una mobilitazione di massa coordinata su rivendicazioni socioeconomiche;
  • consolidare la NUMSA come sindacato controllato dai lavoratori che si organizza su intere catene di valori e fornisce il miglior sevizio ai suoi membri. In questo momento non ci può essere una base più solida per trasformare radicalmente il Sudafrica.

I delegati al Congresso del NUMSA hanno respinto la pretesa del South African Communist Party (SACP) di essere l’avanguardia della classe operaia. Hanno sostenuto giustamente che tali titoli si conquistano solo con il processo della lotta. Il primo e più importante dovere di chiunque pretenda di essere socialista, è di lavorare per la massima unità della classe operaia. La direzione del SACP ha fallito miseramente su questo punto e ha preso una decisione consapevole di stare dalla parte dello Stato, del governo e del partito al potere contro la nostra classe in ogni occasione negli ultimi anni.

Facciamo appello a tutti i sinceri socialisti che stanno ancora nel SACP perché lascino il partito e aderiscano all’iniziativa lanciata dal NUMSA. Facciamo appello ad altri che cercano di presentarsi come l’avanguardia politica della classe operaia, perché abbandonino questa  arroganza mal riposta e si uniscano al Fronte Unito dei lavoratori e delle comunità, e lavorino alla costruzione del Movimento per il Socialismo.

Il Congresso del NUMSA ha affermato in termini indubbi che il futuro deve stare nel potere organizzato e cosciente della classe operaia, dei lavoratori poveri e dei diseredati, uniti nell’azione di sfida al capitalismo, con la costruzione della lotta per l’alternativa socialista qui e adesso.

Il Democratic Left Front è convinto che il processo post congressuale si deve costruire sul processo diretto dai lavoratori, dal basso verso l’alto e sulla tradizione di dibattito democratico, solidarietà e lotta di massa che il NUMSA ha seguito. Questo costituirà un solido fondamento per un rinnovamento democratico di sinistra e dal basso verso l’alto. Importante rispetto a questo è la necessità di riconoscere e integrare le lotte contro le molteplici oppressioni rafforzate dal capitalismo: l’oppressione razziale e la riprodotta supremazia bianca, l’oppressione di genere, il dominio oppressivo delle élite tribali, l’oppressione sociale delle persone con orientamenti non eterosessuali, l’alienazione culturale, il “nuovo imperialismo”, la distruzione dell’ambiente , e così via.

Come movimenti sociali, sindacati indipendenti e gruppi di sinistra che costituiscono il Democratic Left Front, ci impegneremo in questo processo con umiltà, sincerità e modestia, consapevoli che l’azione politica dal basso, prolungata, unita, non settaria, e su base di principio, è l’unica solida roccia sulla quale troviamo le alternative socialiste comuni, condivise e collettive alle complesse sfide che il Sudafrica e la più ampia umanità hanno di fronte. Contribuiremo a questa opera di costruzione di una prospettiva per la trasformazione socialista del Sudafrica sulla base di una profonda democrazia partecipativa.

Tutto ciò richiede il massimo di unità della classe operaia e di quanti sono aperti e disponibili a porsi al suo fianco. Il Democratic Left Front fa appello a tutti i movimenti di massa, ai lavoratori, ai disoccupati, alle donne, ai giovani, agli abitanti delle baraccopoli, ai senzatetto, ai senza terra, agli altri abitanti rurali, ai sindacati indipendenti, ai sindacati affiliati a COSATU, NACTU e FEDUSA, alla sinistra larga, alla società civile progressista e agli individui impegnati per una trasformazione del Sudafrica diretta dal popolo ad abbracciare tutti il momento del NUMSA con il dibattito democratico, l’azione di massa prolungata, la solidarietà e la costruzione di un’alternativa socialista della classe operaia.

Uniamoci attorno alla rivendicazione di una paga che garantisca un minimo vitale

Mobilitiamoci tutti per il 26 febbraio 2014, giorno di azione di massa contro la legge Employment Incentive

Costruiamo l’alternativa socialista ADESSO!

Lavoratori prendete il controllo!