Aldo Bronzo (1938-2025), un militante comunista rivoluzionario
di Umberto Oreste
È veramente difficile ricordare Aldo Bronzo, che ci ha lasciati ieri. Penso che per definirlo non basta dire che era uno storico sempre documentato su fonti originali, non basta dire che era un militante sempre presente nelle attività politiche quotidiane dai cortei ai volantinaggi. Per lui dobbiamo dire che era un rivoluzionario comunista, cioè un compagno che metteva insieme l’approfondimento teorico e la pratica militante. (nell’immagine in alto un dettaglio della copertina di uno dei suoi ultimi libri)
Aldo ha dedicato tutta la sua vita al comunismo. Era stato introdotto alla politica da Libero Villone, antifascista ed antistalinista che aveva combattuto le quattro giornate di Napoli da comunista ed era stato espulso dal PCI nel 1945. Villone aveva coltivato, come docente al liceo Gianbattista Vico, una generazione di giovani, tra i protagonisti del movimento studentesco del ’68 napoletano.
Nel 1970 alla morte di Villone, Aldo Bronzo divenne il riferimento politico e culturale dei Gruppi Comunisti Rivoluzionari (sezione italiana della Quarta Internazionale) di Napoli. Io in quel periodo lo conobbi e ne rimasi attratto dalle sue competenze sulla storia dei processi rivoluzionari del ‘900.
La sua impostazione trotskista mi convinceva anche se in quegli anni era veramente difficile distinguersi dal maoismo e dall’estremismo operaista. In quel contesto i GCR a Napoli erano costituiti da un gruppo di un paio di centinaia di studenti e tutti facevano occupazioni, volantinaggi ai cancelli delle fabbriche e nel contempo partecipavano alle sue lezioni sulla storia del movimento operaio.
La sconfitta dei movimenti sociali del ’68 fece allontanare dalla politica attiva la maggioranza di quei giovani, ma Aldo continuò a riferirsi alla Quarta Internazionale; anche io fui distolto da questioni lavorative e personali, ma negli anni ’80 mi impegnai di nuovo con i compagni della Quarta, prima in DP e, successivamente in Rifondazione Comunista.
Aldo si trovò in un contesto politico più ampio e fu apprezzato da tanti compagni, anche di impostazione ideologica diversa, per la sua onestà intellettuale, per la sua capacità di discutere con tutti, dal proletario al cattedratico, per la sua disponibilità di mettersi a disposizione del partito, finanche nelle liste elettorali.
Negli ultimi anni del suo impegno politico lo ha circondato l’affetto e la stima dei compagni di Sinistra Anticapitalista; ciò gli ha permesso di lavorare a scrivere i suoi libri, i suoi articoli, alla presentazione dei suoi seminari. Seguendo lui, compagni e compagne, recentemente approcciatisi alla politica, hanno appreso tanto e militanti di vecchia data hanno ripreso l’attività politica. Se oggi Sinistra Anticapitalista è riconosciuta a Napoli come una componente del dibattito politico e delle mobilitazioni sociali, il merito è anche da attribuire ad Aldo Bronzo.
Qui un elenco incompleto dei suoi libri:
- I comunisti in Cina: dalle origini alla presa del potere, Ed SI, 1977
- Storia della burocrazia in URSS, Ed. Ottaviano, 1977
- I comunisti in Cina: dalle origini alla presa del potere (seconda edizione), Ed. Nuove edizioni internazionali, 1983
- I comunisti in Cina. Dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese al dopo Deng, Ed. Pagano, 2004
- Le ombre del drago. Storia critica del comunismo in Cina, dalle origini ai giorni nostri, Ed. Red Star Press, 2017
- La burocrazia in Unione Sovietica. Nascita, involuzione e crollo del paese dei Soviet, Ed. Red Star Press, 2022