Genova: La lotta per il contratto e la solidarietà internazionalista

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LA LOTTA PER IL CONTRATTO. AUMENTI SALARIALI E MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO

I/Le lavoratori/trici metalmeccanici/che scioperano per il contratto nazionale, per un salario decente, per recuperare una inflazione mai così alta negli ultimi anni e difendere e migliorare le condizioni di lavoro.

I salari italiani da 30 anni sono in perdita costante. L’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) ha certificato che dal 2008 a oggi i salari reali in Italia sono scesi dell’8,7%. Le imprese hanno invece continuato a fare profitti come non mai, ma la Federmeccanica e le altre associazioni padronali rifiutano qualsiasi aumento salariale, cercando anzi di smantellare il contratto nazionale.

Servirà una lotta molto dura (con le 8 ore di venerdì 20 giugno saranno 40 le ore di sciopero sinora effettuate) per battere padronato e Governo che, a sua volta, ha programmato per i/le lavoratori/trici del pubblico impiego una riduzione reale dei salari di oltre il 10%.

Nelle mobilitazioni, inoltre, dobbiamo difendere il nostro diritto a utilizzare le forme di lotta che riteniamo necessarie, contrastando le leggi recentemente varate dal Governo che mirano a impedire la protesta.

LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALISTA. CONTRO TUTTI GLI IMPERIALISMI E IL RIARMO EUROPEO

La crisi del sistema capitalista basato sulla concorrenza e sulla ricerca del massimo profitto vede i grandi Paesi imperialisti impegnati non solo in una concorrenza estrema (vedi la questione dei dazi), ma anche in un forsennato riarmo militare, moltiplicando così gli scenari di guerra: il conflitto in Ucraina e quello in Medio Oriente, che si sta allargando sempre più, e dove è in corso il mostruoso genocidio del popolo palestinese compiuto dal Governo israeliano, col sostegno attivo USA e la totale complicità dei Governi occidentali, compreso quello italiano. Non solo gli imperialismi USA e russo, ma anche quello cinese e altri nuovi attori sono presenti in questa lotta per il controllo dei diversi spazi e la divisione del bottino, cioè delle ricchezze prodotte dalle classi lavoratrici. E l’Europa capitalista programma un folle riarmo da 800 miliardi di euro che sarà pagato dalle classi popolari con ulteriori tagli a sanità, istruzione, pensioni, welfare e con bassi salari, aumentando ancor più i profitti delle industrie belliche.

Per tutte queste ragioni è decisivo per il futuro della classe lavoratrice tornare a essere protagonista: battere i padroni, la Federmeccanica, il Governo, conquistare un buon contratto di lavoro è decisivo. Solo così si può tagliare l’erba sotto i piedi alle forze reazionarie, difendere gli spazi democratici, costruire una alternativa sociale alla crisi del capitalismo e alle sue barbarie sociali, di guerra e di distruzione ambientale.

A livello europeo si sta positivamente costruendo l’importante campagna “Stop ReArm Europe”, a cui hanno già aderito oltre 1.500 associazioni, movimenti, organizzazioni sindacali e politiche, tra cui anche Sinistra Anticapitalista. La prima scadenza è quella di sabato 21 giugno, con manifestazioni in tante capitali europee, tra cui Roma, in occasione del vertice NATO che si terrà a L’Aja dal 24 al 26 giugno, in cui si intende definire un impegno per tutti i Paesi NATO di arrivare al 5% di spesa militare sul PIL, dopo che già i precedenti Governi italiani (Renzi, Conte 1 e 2, Draghi) avevano sottoscritto l’impegno di arrivare al 2%, oggi attuato dal Governo Meloni.

Oggi più che mai serve una sinistra di lotta, capace di difendere un progetto di trasformazione profonda della società, che metta al centro non i profitti e le rendite, ma i bisogni delle masse popolari e i beni comuni.

SINISTRA ANTICAPITALISTA

sede di Genova: vico dell’Agnello, 2/7 – 1° piano

e-mail: sinistraanticapitalistage@gmail.com — tel.: 340.8294871

facebook: www.facebook.com/sinistraanticapitalista.genova