Fermiamo Israele, la Nato, Putin e Trump, fermiamo la guerra anche sul fronte interno!

Tuttз a Roma il 21 giugno! La campagna Stop ReArm Europe deve continuare! Fermare la guerra subito! [direzione nazionale Sinistra Anticapitalista]

Sinistra Anticapitalista è vicina e solidale con le vittime dell’attacco israeliano all’Iran così come è vicina e solidale alla popolazione di Gaza e Cisgiordania colpite dalla violenza genocidiaria del governo sionista di estrema destra e al proletariato ucraino vittima dell’invasione e dei bombardamenti russi, siamo vicinз alle popolazioni delle zone della Russia colpite dai bombardamenti, alle donne iraniane strette nella morsa oscurantista della teocrazia e a tutte le vittime di quella “guerra mondiale a pezzi” che stanotte ha subito una ulteriore escalation da parte del governo Netanyahu.

Se Israele ha attaccato l’Iran è perché sa di poter contare sulla complicità di Usa e Unione Europea, in particolare sulla complicità di alcuni governi – quello italiano con Meloni, Salvini e Crosetto è in prima fila – che non solo fanno affari nell’economia di guerra ma sono intimamente solidali con le ideologie suprematiste e coloniali di Netanyahu e Trump.

Il compito di ciascunə di noi – militanti e organizzazioni – è di rendere di massa e permanente la mobilitazione contro la guerra organizzando e partecipando sia alle campagne in corso, sia costruendo occasioni dal basso di agitazione e di analisi della fase capaci di rivelare la conessione tra i rigurgiti nazionalisti e razzisti che ammaliano settori crescenti di società con le politiche di privatizzazione e austerità funzionali all’ondata di riarmo come dimostrano sia la guerra di Trump contro la California, gli immigrati, i lavoratori i poveri sia il dl Sicurezza in Italia che opera una torsione gravissima contro l’agibilità democratica e la libertà di movimento.

La lotta alla guerra è il terreno sul quale costruire un nuovo internazionalismo, lontano il più possibile da ogni subalternità alle logiche geopolitiche. La lotta di classe non è un “risiko” ma la pratica della solidarietà e del conflitto contro ogni imperialismo.

L’escalation delle guerre non può che portarenuove e più gravi sofferenze per tutte le popolazioni interessate a partire dalle donne iraniane che lottano per la loro libertà.

Da questo punto di vista diventa centrale la costruzione della scadenza del 21 giugno, una mobilitazione internazionale convocata in occasione dell’apertura del summit annuale della Nato. Quella giornata dovrà essere capace non solo di attraversare Roma con decine di migliaia di persone ma di indicare i passaggi successivi perché la mobilitazione sia efficace e permanente. Assemblee locali e nazionali, campagne di boicottaggio, carovane solidali, scioperi e una comunicazione capillare e costante nei quartieri popolari: nulla dovrà rimanere intentato per provare a fermare la guerra e a disarmare il neoliberismo che ha bisogno della corsa al riarmo per contrastare la tendenza al ristagno economico generale. 

Tuttз a Roma il 21 giugno! La campagna Stop ReArm Europe deve continuare! Fermare la guerra subito! Appuntamento alle 14:00 a Porta S.Paolo