Brescia antifascista si riprende Piazza Loggia

La risposta della città alla vergognosa sfilata degli ultrafascisti è stata di massa e in gran parte militante. Almeno 5.000 persone, forse di più [Brescia anticapitalista]

Una Piazza Loggia strapiena, come ai bei tempi. La risposta della Brescia antifascista (compresi i tiepidi di sempre, ma con moltissime bandiere rosse a “segnare il territorio”) alla vergognosa sfilata degli ultrafascisti di venerdì scorso è stata di massa e in gran parte militante. Almeno 5.000 persone, forse di più: venti antifascisti bresciani per ogni fascistello (compresi quelli d’importazione). E ci siamo ripresi la nostra piazza, quella segnata dal sangue dei nostri compagni assassinati il 28 maggio 1974. Anche lo spezzone alternativo, di oltre un migliaio di compagn*, in gran parte giovani e giovanissimi, che ha sfilato da Piazza Loggia fino in Stazione, ha grandemente contribuito a dare il segno di questa risposta di massa. Uno spezzone combattivo ed unitario, dove si mescolavano gli slogan (alcuni che riemergevano dagli anni ’70, come “Piazzale Loreto c’è ancora tanto posto….”) e le bandiere dell’Associazione Diritti per Tutti e del Mag47 (i principali organizzatori del concentramento alternativo) con quelle di Sinistra Anticapitalista, dei COBAS, degli Antifa, di Potere al Popolo e dei vari gruppi e collettivi della sinistra “radicale” (che preferiremmo chiamare, come ai vecchi tempi, “di classe”). Una bella, grande manifestazione, animata da uno spirito combattivo e al tempo stesso unitario come da tempo non si vedeva. Vedremo se i media “mainstream” se ne accorgeranno, me ne dubito. Anche perché dovrebbero, per “par condicio”, dedicare uno spazio venti volte maggiore a quello che hanno dedicato alla ridicola marcetta fascista, il che è altamente improbabile. Che i fascisti, nostrani o meno, sappiano che qui, per loro, di spazio non ce n’è. Se insistono con le loro bravate delinquenziali, troveranno pane per i loro denti.