Europee, La France Insoumise respinge l’accordo con l’NPA

«Troppi disaccordi per una campagna comune coerente». Così Mélenchon rifiuta l’idea di una lista unitaria della sinistra antiliberista per le prossime elezioni europee [Il comunicato del Noveau Parti Anticapitaliste]

Le prossime elezioni europee devono essere l’occasione per esprimere la rabbia popolare contro il macronismo e contribuire a dare una risposta al pericolo rappresentato dal RN (Rassemblement Nazional di Marine Le Pen n.d.r.).

Per questo, da diversi mesi, l’NPA propone di costituire una lista comune a tutti coloro – correnti politiche, personalità, ecc. – che non hanno rinunciato a lottare contro l’attuale Europa liberale e diseguale, autoritaria e razzista, per difendere un programma che esprima questo obbiettivo.

Rivolgendoci a tutte le forze della sinistra antiliberale o anticapitalista, ci siamo incontrati tre volte con una delegazione de La France Insoumise. Abbiamo discusso della disponibilità dell’NPA e della possibilità concreta di partecipare a una campagna comune intorno alla loro lista di unità popolare basata sul programma di Nupes.

Come sbocco di questi incontri, LFI ci ha inviato una lettera che pone fine a questa prospettiva. Registrando secondo loro che: “le nostre discussioni hanno fatto emergere una serie di disaccordi”, LFI considera che questi “paiono troppo importanti per garantire una capacità comune a condurre una campagna coerente”.

Ce ne rammarichiamo anche perché le ragioni addotte nella lettera di LFI non ci paiono sufficienti a giustificare la fine delle nostre discussioni.

Il primo disaccordo sollevato nella lettera di LFI riguarda l’Ucraina. Sebbene siamo d’accordo nel denunciare l’aggressione russa di Putin e nel chiedere il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, la richiesta di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea pone un problema. La risposta di LFI a questa richiesta è già negativa. Riteniamo che tale rifiuto possa rafforzare le correnti più reazionarie e le loro politiche volte a trasformare l’Europa in una fortezza assediata. Inoltre, questo rifiuto non risponde alle richieste delle correnti progressiste ucraine che cercano punti di appoggio nella guerra contro Putin. D’altra parte, si potrebbe anche pensare che se fosse nata una lista che comprendesse tutte le forze emerse dal Nupes (battaglia portata avanti per diversi mesi da LFI), la posizione di tale lista sull’adesione dell’Ucraina all’UE non sarebbe stata comunque quella che LFI pone ora come condizione per una campagna comune. Due pesi e due misure, dunque.

Più in generale, LFI ci critica di voler “ricostruire una sinistra radicale attorno a LFI e all’NPA”. Checché ne dica LFI, non abbiamo mai pensato che una campagna europea comune dovesse ridursi a un tête-à-tête tra le nostre due organizzazioni. D’altra parte, per la stessa ragione politica che ha portato l’NPA a non partecipare alla Nupes nel maggio-giugno 2022, continuiamo a credere che a sinistra esistano due orientamenti contraddittori, da una parte le forze che gestiscono il sistema, dall’altra una sinistra combattiva che prospetta la rottura con esso. L’instabilità e la successiva rottura del Nupes ne è stata un’espressione e per l’NPA la sfida delle prossime elezioni europee dovrebbe essere quella di consentire l’espressione più ampia possibile di questa sinistra di rottura, che fortunatamente va oltre i rispettivi perimetri delle nostre organizzazioni.

Di fronte alla drammatica ascesa dell’estrema destra, una lista che riunisse la sinistra combattiva permetterebbe di coinvolgere l’intero movimento sociale in questa lotta. Venendo meno alle proprie responsabilità, la LFI non riesce a rispondere alle urgenze della situazione. Da parte sua, l’NPA continuerà la sua politica unitaria per riunire, nelle strade e nelle urne, tutte le forze di sinistra pronte a rompere con il neoliberismo e l’estrema destra.

Montreuil, giovedì 22 febbraio 2024