NO AL TAGLIO DEL REDDITO DI CITTADINANZA

NO ALLA GUERRA AI POVERI DEL GOVERNO DELLE DESTRE

MOBILITIAMO PER GARANTIRE A TUTTE E TUTTI UN REDDITO CHE PERMETTA DI VIVERE

La mattina del 28 luglio, i percettori occupabili del RdC si sono svegliati con un sms dell’INPS, in cui veniva annunciata la sospensione dell’erogazione a partire dal mese di agosto.
Un sms secco, estremamente freddo.
Per la stragrande maggioranza dei percettori interessati, il messaggio è arrivato come una doccia fredda, nonostante una legge del governo avesse annunciato sette mesi fa il provvedimento. Per chi vive nell’ansia quotidiana di tirare la carretta della sopravvivenza, le speranze e l’illusione sono le ultime a morire.
E così, in tutta Italia a partire in primo luogo da Napoli,  la città più colpita, come hanno riportato quasi tutti i giornali, è scattata la corsa disperata per quell’informazione che potesse giustificare l’ingenua illusione.
Sono stati presi d’assalto gli uffici comunali e quelli dell’INPS, servizi pubblici che vari governi hanno scelto pian piano di dismettere. Dall’illusione si è passati così alla rabbia (mista alla disperazione) per una realtà ormai chiara in ogni piccolo dettaglio.
Ed è subito partito, attraverso il canale sociale Tik Tok, un invito a mobilitarsi contro questa cinica protervia governativa, questa inaccettabile violenza contro i poveri. A Napoli è stato chiamato così un primo concentramento (mercoledì, 2 agosto, ore 10) in uno dei luoghi simbolo del centro storico cittadino, Porta Capuana che la nostra organizzazione sostiene e a cui partecipa.
A Napoli, a dicembre, si era già attivata una rete di compagne e compagni “diritto al reddito”, che ha svolto in questi mesi un preziosissimo lavoro di controinformazione, con banchetti e volantinaggi itineranti nei quartieri più popolari.
In questi mesi, peraltro, la rete napoletana ha interagito con continuità con tutte le realtà di movimento presenti sul territorio nazionale, sensibili al tema Rdc.
I prodomi per un auspicabile risveglio di piazza ci sono tutti. Sinistra Anticapitalista li sostiene fino in fondo.
Le insidie frenatrici, però, non mancano. Una settimana fa circa i compagni di Rifondazione hanno presentato una proposta per chiedere alla Regione Campania di farsi carico di un RdC regionale (abbiamo firmato anche noi di Sinistra Anticapitalista). Il presidente De Luca, da sempre nemico del RdC, ha dimostrato interesse per la proposta perché spera, con questa mossa, di poter rosicchiare qualche consenso prezioso al M5S, di gran lunga il partito più votato in Campania.
Serve una forte mobilitazione a Napoli, ma anche in tutto il territorio nazionale.
Sinistra anticapitalista sostiene di ogni iniziativa contro il taglio dell’unico strumento, che con tutti i suoi limiti, rappresentava un margine alla condizione di povertà. La sua abolizione è una inaccettabile ingiustizia sociale contro cui bisogna ribellarsi e insorgere.
La nostra organizzazione sostiene e partecipa a tutte le mobilitazioni che saranno costruite per obbligare il governo a una misura immediata che cancelli l’obbrobrio di questa legge che infame. 
Costruiamo una forte opposizione sociale e di classe a livello nazionale a questo governo, attraverso l’unità tra disoccupati e lavoratori, l’unità di tutti gli oppressi e gli sfruttati.
SINISTRA ANTICAPITALISTA