Livorno, tutte/i in piazza con i popoli turco e kurdo
Sinistra Anticapitalista Livorno aderisce al presidio di Mercoledì 14 ottobre alle ore 18 in piazza Grande, in solidarietà con il popolo turco, invita tutti i compagni e simpatizzanti ad esser presenti.
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“Katil devlet hesap verecek”
Stato assassino chiederemo conto di tutto
La strage di Ankara di sabato è solo l’ultimo e più odioso massacro compiuto da quello “stato profondo” turco che ha nel governo islamista di Erdogan il suo cuore pulsante.
Un attacco condotto non solo contro i legittimi diritti all’autodeterminazione del popolo curdo, ma soprattutto contro tutta la sinistra politica e sindacale turca che in questi mesi sta cercando di costruire un’alternativa politica credibile intorno all’HDP, il Partito democratico dei popoli.
Ma in questi ultimi mesi questo non è stato il solo attentato contro la gioventù laica e progressista della Turchia nata con le proteste di Gezi Park in Piazza Taskim a Istanbul.
Ricordiamo il predente l’attentato avvenuto a Suruc solo poche settimane fa con 32 morti e i pogrom che i curdi turchi e la sinistra hanno subito nel mese di settembre con la scusa della guerra del governo contro il PKK.
Il PKK di fronte a questo orrore ha saggiamente deciso di sospendere unilateralmente ogni azione armata contro le forze armate e repressive dentro i confini turchi, per evitare provocazioni e strumentalizzazioni e cercare di fermare la spirale di odio che Ergodan, il suo partito AKP e le forze nazionaliste turche, come i fascisti Lupi grigi, stanno cercano di alimentare in tutte le comunità turche e curde di tutta Europa e del Medio Oriente.
Ma questo non è bastato di fronte alla volontà omicida e reazionaria di Erdogan e dello stato turco: continuano i bombardamenti sulle popolazioni curde sia in Turchia che in Siria, continua il sostegno all’ISIS, organizzazione sostenuta attivamente con armi e logistica dall’esercito turco.
Erdogan dichiarando che ISIS è dietro la strage, ha di fatto rivendicato l’attentato.
Non è più possibile tacere.
Chiediamo la cessazione di ogni rapporto, diplomatico, commerciale, e militare con la Turchia di Erdogan.
Sosteniamo l’HDP a tre settimane dalle elezione e la resistenza curda del PKK, in Turchia come nei territori liberi in Rojava.
La lotta contro ISIS e per restaurare in Turchia un sistema democratico si fa interrompendo ogni rapporto con Erdogan a partire dalla vendita di armi italiane.
Ogni altro intervento del governo Renzi come delle forze appartenenti alla NATO, a cui aderisce anche la Turchia, è falso e ipocrita.