Il massacro silenzioso
Expo, nutrire il pianeta? Alcuni dati agghiaccianti
di Martín Caparrós, http://www.elobservador.com.uy/, traduzione di Titti Pierini
«Conosciamo la fame, siamo abituati alla fame,
abbiamo fame due, tre volte al giorno.
Non c’è niente di più frequente, di più costante,
di più presente della fame nelle nostre esistenze»
dice Martín Caparrós nel suo libro La Fame
Ogni giorno nel mondo muoiono 25.000 persone per cause legate alla fame
Oggi, l’agricoltura può alimentare 12 miliardi di esseri umani, il doppio della popolazione costretta alla fame.
Ogni 3 secondi una persona muore per ragioni legate alla fame.
Ogni 10 secondi un bambino muore di fame.
Nel mondo, 1 miliardo e 800 milioni di persone soffrono la fame in vari modi.
Ogni anno nascono ciechi 500.000 bambini, per carenze alimentari materne.
La mancanza di iodio nelle madri fa sì che 20 milioni di bambini nascano con problemi cerebrali, con un coefficiente intellettuale più basso.
Ogni anno muoiono 800.000 bambini per carenza di zinco nel sangue delle loro madri.
Ogni giorno 300 donne muoiono di parto per anemia.
Ogni giorno 1.000 puerpere muoiono per denutrizione.
Spesa annua pro capite per la salute
Stati Uniti: US$ 8.600
Francia: US$ 4.950
Uruguay: US$ 1.431
Argentina: US$ 890
Colombia: US$ 432
Niger: US$ 5
Spesa per il cibo
I paesi sviluppati spendono il 10% del loro PIL per il cibo.
I paesi poveri ne spendono l’80%.
Quante persone si alimentano con quel che si produce attualmente
Dieta Stati Uniti: 2 miliardi e 500 milioni di persone.
Dieta Italia: 5 miliardi di persone.
Dieta India (vegetariana): 10.miliardi.
Speranza di vita
Giappone: 83 anni.
Spagna: 82 anni.
Uruguay: 77 anni
Mozambico: 41 anni.
Zambia: 38 anni.
La fame uccide ogni giorno più persone dell’AIDS, della tubercolosi e della malaria messe insieme.
Farla finita con la fame richiede 2.000 miliardi di dollari. Nel 2008, per superare la crisi bancaria ne sono stati destinati 20.000 miliardi.
In tutto il mondo, 2, 5 miliardi di persone vivono senza assistenza sanitaria. Tra il 200 e il 2010 sono morti di diarrea più bambini dei soldati in tutti i conflitti successivi alla seconda Guerra mondiale.
Nel 2002, l’Agenzia cattolica per lo Sviluppo ha detto che, in Europa, ad ogni vacca andava il sussidio di US$ 2,20, mentre 3 miliardi e mezzo vivono con la metà.
Soltanto con i cereali prodotti attualmente, senza calcolare le verdure, i legumi, le radici, la frutta, le carni e i pesci, ce ne sarebbe per fornire a tutti 3.200 calorie al giorno, vale a dire il 50% in più di quel che servirebbe.
Metà dei 7 miliardi di esseri umani si ciba di riso.
Nel 1950 si mangiavano nel mondo 50 milioni di tonnellate di carne all’anno. Oggi se ne mangiano 300 milioni.
Secondo l’Organizzazione non governativa (ong) Oxfam: il 46% della ricchezza mondiale sta in mano all’1%: Vale a dire: 70 milioni accumulano da soli quanto 7 miliardi.
Nel 1970, i paesi sviluppati si impegnarono a destinare ai poveri lo 0,7 del Pil. Nel 2012 ne hanno consegnato lo 0,2. Il 40% degli aiuti, però, arriva, mentre il resto si perde nei meandri della burocrazia, per cui l’apporto reale è stato dello 0,1 del Pil.
Stando a uno studio del Collegio di ingegneri meccanici della Gran Bretagna, metà del cibo prodotto nel mondo non si mangia.
Si producono 4 miliardi di tonnellate, ma per cattive pratiche nei raccolti, immagazzinamento, trasporto e dispersione nel consumo, si perdono 2 miliardi di tonnellate.
In Cina si perde il 45% del riso e in Vietnam l’80%.
FAO: i 20 paesi più ricchi sprecano la stessa quantità di cibo prodotto da tutta l’Africa nera: 220 milioni di tonnellate.
Acqua
Per produrre 1 kg di granoturco occorrono 1.500 litri d’acqua.
Par produrre 1 kg di carne vaccina ne servono 15.000.
L’allevamento del bestiame utilizza l’80% della superficie agricola, il 40% dei cereali e il 10% dell’acqua.