Dopo la Grecia, la Spagna?

per Podemos è molto chiaro che l’internazionalismo oggi è più che una parola d’ordine, è una necessità

Uno strumento politico capace di cacciare il governo tra qualche mese

intervista a Raul Camargo, di Manu Bichindaritz, da npa2009.org, traduzione di Gigi Viglino

Raul Camargo, militante a Madrid, è membro della direzione del movimento Anticapitalistas di Podemos. Con lui, ritorniamo sulla grande manifestazione di Podemos di sabato 31 gennaio e sulla politica degli anticapitalisti nello Stato spagnolo e su scala europea.

Come spiegare la riuscita della manifestazione di Podemos a Madrid questo sabato?

La «Manifestazione per il cambiamento» ha riunito più di 150.000 persone, una maggioranza sociale lavoratrice desiderosa di cacciare il governo del Partido popular (PP – destra) e di mostrare che esiste uno strumento capace di farlo tra qualche mese.

Dopo la manifestazione delle Marce della dignità del 22 marzo 2014, non avevamo visto una simile dimostrazione di forza. Il lavoro dei circoli di Podemos è stato molto intenso nella preparazione della manifestazione. Oggi, il governo del PP e l’alternativa social-liberista del Partito socialista (PSOE) sono più che mai inquieti. La loro cacciata dal potere si avvicina.

Quali sono le prospettive delle mobilitazioni e manifestazioni, e nelle urne?

Quest’anno non ci sono state molte mobilitazioni, perché la maggioranza sociale aspetta le elezioni per cacciare dal governo il PP e lo PSOE. È importante che questi due partiti non vincano di nuovo. Ma bisogna anche che ci sia un potere organizzato nei quartieri e nei luoghi di lavoro, per sostenere le misure progressiste di un futuro governo di sinistra, anche per controllare se si allontana dalle promesse del suo programma. Ci sarà presto una nuova mobilitazione delle Marce della dignità per rivendicare pane, lavoro, e una casa. Anche noi dobbiamo esserci e farne un nuovo successo.

La tua organizzazione, Izquierda Anticapitalista (IA)[Sinistra A.] si è trasformata in movimento dentro Podemos. Perché?

IA è diventata un movimento chiamato Anticapitalistas [Anticapitalisti], che interviene in Podemos e in altri spazi sociali. Abbiamo compiuto questo passo con il sostegno maggioritario della nostra organizzazione, l’82% dei voti, e con ottime prospettive di crescita. La nascita di Podemos, che abbiamo contribuito a creare fin dall’inizio, ci obbliga a trasformarci, ma in nessun caso a scioglierci. Noi continuiamo e più forti che mai.

Come valutare la situazione europea e la breccia aperta nell’austerità dalla vittoria di Syriza?

La vittoria di Syriza è un passo importantissimo per poter aprire una nuova fase nel rapporto tra i popoli del sud e la troika. È più che mai importante avere un popolo organizzato e disposto a mobilitarsi contro i ricatti che ci faranno le istituzioni europee.La vittoria elettorale è un punto di svolta, ma se non è accompagnata dalle misure necessarie per poter imporre la realizzazione del programma di Syriza, può generare una grande delusione. Pertanto, l’autorganizzazione dei lavoratori è indispensabile.

Quali legami costruire tra gli anticapitalisti su scala continentale?

A questo punto, i legami tra gli anticapitalisti di tutta l’Europa sono indispensabili. Per rovesciare la troika e i creditori, c’è bisogno di un coordinamento democratico ed efficace di tutte le organizzazioni sociali e politiche di sinistra pronte a sfidare i mercati. Per Podemos è molto chiaro che l’internazionalismo oggi è più che una parola d’ordine, è una necessità.

 

* « Podemos : un outil politique capable de chasser le gouvernement dans quelques mois ».Pubblicato in l’Hebdo L’Anticapitaliste – 275 (05/02/2015). http://www.npa2009.org/

Traduzione di Gigi Viglino