Bravi solo a sparare su pescatori inermi…

di Antonio Moscato

da Movimento operaio

La nostra possente marina militare (che ha ben due portaerei, mentre la grande Cina ne ha solo una, per giunta di seconda mano) si è rivelata incapace di mandare più di qualche elicottero a salvare, a otto per volta, gli sventurati rimasti su una nave che non avrebbe dovuto navigare se i controlli fossero stati seri. Sulla “Norman Atlantic” non funzionava gran parte dei dispositivi di sicurezza, a partire dalle scialuppe bloccate dall’interruzione del circuito elettrico principale.

Avevano ingiunto all’armatore di provvedere entro due mesi a eliminare le falle nella sicurezza riscontrate pochi giorni fa, ma nessuno aveva pensato di bloccare la nave nel frattempo.

Ma la domanda più agghiacciante è: a che servono le decine di navi militari che ingombrano i porti di Taranto e Brindisi, se non si riesce a utilizzarle per i salvataggi in mare, a poca distanza dalle nostre coste? A che scopo vengono addestrati i marinai? Eppure in caso di guerra, il salvataggio delle navi colpite dovrebbe essere uno dei compiti a cui si è preparati.

Mandiamo in giro per il mondo militari e flotta, giocando a presentarci come grande potenza, e non siamo capaci di salvare in ventiquattrore centinaia di passeggeri a poche decine di miglia dalle nostre coste?

Tutti i grandi giornali comparano (va bene, ed è facile), il comandante Argilio Giacovazzi allo squallido Schettino, ma nessuno si domanda perché l’enorme spesa militare dell’Italia, in tutti i settori, marina inclusa, si concentri su armi offensive come le portaerei e i cacciabombardieri, presentate grottescamente come difensive, mentre risulta incapace di proteggere le vittime di tragedie del mare (e dell’incuria e della tolleranza verso i potenti che rendono vani i controlli fatti).

Ne riparleremo quando tutti saranno in salvo. Speriamo che si salvino tutti, ma pensate comunque a che trauma indelebile lo stare ammucchiati su un ponte infuocato, senza poter più comunicare per l’impossibilità di ricaricare i cellulari, esposti al gelo ma anche ai getti di acqua sparati dai rimorchiatori albanesi per raffreddare la nave, getti ovviamente imprecisi per l’enorme rollio delle piccole imbarcazioni.

A che serve, ripeto, la nostra grande flotta, e la retorica sulla “nostra missione nel mondo”? Basta, miserabili ipocriti!

(a.m.29/12/14, ore 9)