Finalmente lo sciopero
Franco Turigliatto alla stampa
«La CGIL ha finalmente dichiarato lo sciopero per il 5 dicembre ma perché diventi realmente uno sciopero generale forte ed efficace deve essere costruito dal basso e in modo partecipato unendo tutte le categorie dei lavoratori e tutte le organizzazioni sindacali e sociali»
«Non è mai troppo tardi, dichiara Franco Turigliatto per conto di Sinistra Anticapitalista, l’organizzazione politica nata dal superamento di Sinistra critica – dopo lo sciopero sociale e generale di oggi del sindacalismo conflittuale e dei movimenti sociali (a cui si è unito, per il Nord del Paese, lo sciopero dei metalmeccanici della FIOM), bisogna lavorare per una mobilitazione generale che blocchi tutto il paese.
Occorre unire le resistenze sociali ma parziali, bloccare fabbriche, uffici, scuole, università, strade, piazze, per coinvolgere in un movimento sociale unitario davvero tutti, operai, precari, giovani, studenti, disoccupati, migranti e per fermare il paese. Solo con un vasto e prolungato conflitto respingeremo le misure del padronato, dell’Unione europea, del governo Renzi fino a cacciarlo.
Occorre una piattaforma che faccia convergere tutte le lotte già in corso, contro le ristrutturazioni aziendali e per la difesa del posto di lavoro, per la difesa dell’istruzione pubblica, per la difesa del territorio dalle devastazioni ambientali, contro le grandi opere inutili e distruttive, per i diritti e per il reddito sociale.
Occorre un grande sciopero generale per il ritiro del Jobs Act e della legge di stabilità, per il salario, il reddito e pensioni dignitose, per la difesa dell’articolo 18 e delle libertà sindacali e sociali, per la riduzione dell’orario di lavoro, unica strada per creare occupazione, per il diritto alla casa, alla salute, allo studio, a trasporti pubblici gratuiti e di qualità, per la difesa dell’ambiente contro le grandi opere nocive, per la parità di diritti tra italiani e migranti».