Napoli: Continua l’attacco alle Società Partecipate degli Enti Locali
Continua il lavoro del gruppo di lavoro napoletano del Controsemestre Popolare che ha promosso il convegno del 2 ottobre “Le politiche dell’Unione Europea, la nuova ondata di privatizzazioni nei servizi e nell’industria, il Piano Cottarelli, i processi di ristrutturazione nelle società partecipate e l’avvio della città metropolitana”. Gli atti del convegno, insieme ai materiali preparatori sono ora disponibili saranno prossimamente presentati pubblicamente.
Insieme al sostegno alle vertenze in corso delle partecipate comunali, ex-provinciali e regionali, il gruppo di lavoro sta attualmente affrontando i risvolti del ddl di Stabilità 2015 che colpisce ulteriormente i lavoratori e le lavoratrici delle partecipate. La questione delle partecipate è di particolare importanza per il governo per riorganizzare i servizi locali, privatizzando quei segmenti più appetibili dal mercato e tagliando pesantemente occupazione e servizi essenziali ritenuti non sufficientemente produttivi.
Recentemente infatti è stato riformulato in senso peggiorativo l’articolo 43 del ddl di Stabilità. Questo articolo riguarda gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e criteri di organizzazione dei servizi pubblici locali. Le modifiche introdotte nel ddl trasferiscono poteri decisionali dalle assemblee comunali elettive agli ATO, enti di secondo livello che non hanno nessuna legittimazione democratica. Si tratta di un ulteriore sottrazione di potere ai sindaci ed ai consigli comunali che non potranno più esprimersi sui loro servizi locali e sulle loro aziende.
Lo svuotamento dei poteri locali è una costante dell’azione del governo come emerge anche dall’art 7 del decreto “sbocca-Italia” per gli ATO dei servizi idrici (obbligatorietà della partecipazione dei comuni, potere sostitutivo della Regione, ecc). Un ulteriore passaggio di tale strategia si preannuncia con la legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione dove saranno stabiliti criteri più stringenti per gli ATO che diventeranno i veri gestori pubblici a livello decentrato e che si reggeranno su puri criteri aziendalisti a discapito dei diritti degli utenti, dei dipendenti locali e della partecipazione democratica.
Per scaricare il pdf del convegno napoletano cliccare qui: ATTI CONVEGNO-1.