Dopo le elezioni parlamentari ed europee: avanzata della sinistra in Belgio

Pubblichiamo l’articolo di Daniel Tanuro, conosciuto in Italia come autore de l’Impossibile capitalismo verde, ed. Alegre, nonché membro della direzione della Ligue comuniste révolutionnaire (Belgio). Così come in Grecia, Spagna e in Portogallo anche il Belgio, rimasto 541 giorni senza governo federale, ha conosciuto un’avanza della sinistra in particolare nelle elezioni legislative. Nel sud del Paese la lista Ptb – go (Partito del lavoro del Belgio – Sinistra d’apertura) che aggrega attorno al Ptb, la Lcr e il Pc e che ha il sostegno di intellettuali e  sindacalisti di sinistra è riuscita ad ottenere due eletti nel Parlamento federale, due nel parlamento vallone e quattro nel Parlamento di Bruxelles. A Nord, il Pvda (equivalente del Ptb nelle Fiandre), ha ottenuto più dell’8% nel cantone di Anversa, anche se  per duemila voti non è riuscito ad ottenere il seggio. ndr.

di Daniel Tanuro

da Europe Solidaire Sans Frontières

29 maggio 2014

I circa otto milioni di cittadini belgi che si sono recati alle urne domenica erano chiamati a rinnovare i loro rappresentanti al Parlamento europeo ma anche al Parlamento federale e ai tre Parlamenti regionali (Fiandre, Buxelles, e Vallonia). Come era prevedibile, le problematiche europee hanno occupato solo un posto minore nella campagna…

Con una Vallonia che vota a maggioranza a sinistra (PS ed Ecolo), e una Fiandra che vota a maggioranza a destra (democristiani, liberali, nazionalisti, fascisti e populisti) lo Stato federale Belgio diventa sempre più difficile da governare. Tale difficoltà si è manifestata in maniera spettacolare dopo le elezioni regionali del 2010: in seguito al successo dei nazionalisti fiamminghi della NVA, il paese è rimasto per 541 giorni senza governo federale…

La coalizione messa insieme alla fine del 2011 associava i partiti socialisti, liberali, e democristiani del nord e del sud del paese, sotto la guida del primo ministro socialista francofono Elio Di Rupo. Di fronte al rilancio nazionalista e ultraliberista della NVA all’opposizione, il PS decise allora di attuare una nuova riforma non democratica dello Stato, combinata con una politica antisociale di una grande brutalità: 21 miliardi di euro di risanamento di bilancio, allungamento della vita lavorativa, caccia a/i/lle disoccupat/i/e, persecuzione controle persone in cerca di asilo … Domenica 25 maggio si sono fatti i conti con questa politica.

Successo a sinistra

Nelle Fiandre, liberali, democristiani e socialdemocratici hanno leggermente recuperato. Ma da parte sua, la NVA ha risucchiato quanto era (ancora) più a destra sullo scacchiere – in particolare il Vlaams Belang (fascista) che perde circa due terzi dei suoi voti. Risultato: anche se il campo della destra nazionalista, fascista e populista fiamminga arretra globalmente, la NVA di Bart De Wever è più che mai difficilmente evitabile e tanto più decisa a pesare in quanto è sostenuta dal padronato fiammingo.

In Vallonia e a Bruxelles, la socialdemocrazia limita la rottamazione e rimane il primo partito, il che le permette di tenere il banco per la formazione delle coalizioni regionali. Gli altri due alleati della coalizione federale arretrano, sopratutto i liberali che perdono sulla loro destra a vantaggio dell’FDF a Bruxelles e del Parti Populaire (estrema destra) in Vallonia. Ma globalmente, il campo della destra liberista si rafforza. Viceversa, i Verdi francofoni (Ecolo), al contrario dei loro amici fiamminghi di Groen! [Verde], subiscono una pesantissima sconfitta, che li costringerà a lasciare gli esecutivi regionali.

Nella classe operaia, il malcontento per l’austerità e il bilancio della socialdemocrazia (al potere senza interruzione dal 1987) si è tradotto in un forte spostamento a sinistra. Questo è percettibile sopratutto nel Sud del paese, dove le liste PTB-GO ! (Parti du Travail de Belgique-Gauche d’Ouverture: liste di aggregazione attorno al PTB, con la LCR e il PC, sostenute da personalità e sindacalisti) realizzano una magnifica avanzata, sopratutto nelle regioni industriali di Liegi e dell’Hainaut: due eletti entreranno nel Parlamento federale, due nel Parlamento vallone e quattro nel Parlamento di Bruxelles.

Nel Nord, il PVDA (equivalente del PTB), che accoglieva nelle sue liste candidate/i di apertura, in particolare membri della LCR-SAP (sezione belga della IV Internazionale), ha ottenuto più dell’8% nel cantone di Anversa, ma manca il seggio per circa duemila voti su scala provinciale.

I pronostici sulla prossima coalizione sono più incerti che mai. Unica certezza: si programmano nuove ondate di austerità, bisognerà battersi e combattere la linea di cogestione delle burocrazie sindacali. Nessun dubbio che l’avanzata della sinistra politica incoraggerà la sinistra sindacale su questa strada.

NVA = Nuova Alleanza Fiamminga

Vlaams Belang = Interesse Fiammingo

FDF = Federalisti Democratici Francofoni

LCR = Lega Comunista Rivoluzionaria

PC = Partito Comunista

PVDA = Partito del Lavoro del Belgio